Alzate Brianza

Zoc del Peric, il Circolo I.Alpi: “Diventi sito protetto”

Caterina Franci 7 Gennaio 2020

Alzate Brianza, Ambiente

ALZATE BRIANZA – “L’area umida dello “Zoc del Peric”, diventi un Sito protetto”. È questa la proposta lanciata dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” che chiede alle Istituzioni di individuare un SIC (Sito di Interesse Comunitario) per lo stagno a confine tra Lurago d’Erba e Alzate Brianza.

Secondo l’associazione ambientalista, lo Zoc del Peric rappresenta un’importante area naturale, oggi tutelata nell’ambito dell’omonimo PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale), ma che necessita di maggiore protezione per la conservazione della biodiversità. Per il Circolo è sicuramente apprezzabile che, da più di 10 anni (la formale istituzione del PLIS risale al 2009), la zona sia stata salvaguardata grazie alla volontà dei comuni di Alzate Brianza e di Lurago d’Erba. Così come è ammirevole e coraggiosa la recente (2019) scelta di Inverigo di aderire al Parco andando, di fatto, ad ampliarne la superficie protetta, passata da 100 a 200 ettari circa, grazie appunto al conferimento del territorio verde di Cremnago.

Ma, subito all’esterno dell’area del PLIS, aleggia l’ombra della cementificazione: stiamo parlando in particolare dei capannoni industriali in località Pioppette, la cui realizzazione risale a non molti anni fa. Bisogna quindi stare sempre all’erta per evitare ogni nuova minaccia all’equilibrio dell’area e, nel contempo, occorre attivarsi per la valorizzazione della naturalità di questi luoghi.

Proprio per valorizzare e salvaguardare ulteriormente questa porzione di territorio, occorre individuare forme di maggior tutela ambientale per lo Zoc del Peric, a partire proprio dall’area umida, ovvero lo stagno che dà il nome al parco.

“La nostra richiesta – fanno sapere dal Circolo – scaturisce dalla valutazione che l’area umida, che costituisce il vero e proprio cuore dello Zoc del Peric, necessita di una maggior tutela dal punto di vista naturalistico. Per questo la proposta che lanciamo è che l’area umida venga individuata come SIC (Sito di Interesse Comunitario), definizione che sta ad indicare una zona che contribuisce in modo significativo a mantenere habitat e specie faunistiche e che concorre al mantenimento della biodiversità della regione in cui si trova. Gli elementi per l’individuazione del SIC ci sono tutti: anzitutto l’accertata sussistenza della rana di Lataste e del tritone crestato, ma anche la presenza, censita, di oltre 100 specie di uccelli. Sono elementi di carattere faunistico e di biodiversità che richiedono appunto una maggior salvaguardia degli habitat e degli ecosistemi unici, come previsto dalla Direttive UE per il riconoscimento dei SIC. In definitiva, il nostro desiderio, ma anche la nostra specifica richiesta che rivolgiamo alle Istituzioni (Comuni, Provincia, Regione, Ministero), è che l’area umida dello Zoc del Peric venga ulteriormente tutelata come scrigno di conservazione della biodiversità”.

Si ricorda che nelle aree del PLIS “Zoc del Peric” proprio il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” nelle ultime sei estati ha organizzato il Campo di volontariato internazionale “Brianza hills”, in collaborazione coi comuni di Lurago, Alzate, Inverigo e Brenna. Grazie al Campus, decine di giovani provenienti da tutto il Mondo sono intervenuti per la sistemazione ambientale delle zone naturali del parco, dove tra l’altro sono stati recentemente installati alcuni pannelli, che illustrano le caratteristiche ambientali (flora e fauna) dell’area umida.