Alzate Brianza

I consiglieri si dimettono, Comune commissariato: “A rischio il lavoro per il paese”

Redazione 9 Agosto 2023

Alzate Brianza, Politica

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Mario Anastasia
Il sindaco di Alzate Mario Anastasia

ALZATE BRIANZA – “Ieri sera il Consiglio Comunale di Alzate Brianza è stato teatro di un paradosso”. Comincia così il comunicato stampa diramato dal sindaco Mario Anastasia, decaduto martedì sera dopo le dimissioni dei consiglieri comunali rassegnata proprio durante il consiglio.

“Il paradosso – spiega il sindaco – è che prima i consiglieri all’unanimità hanno votato il bilancio di previsione 2023-2025, concordando di conseguenza su tutta la linea amministrativa, politica e gestionale dell’azione che sto portando avanti, e un minuto dopo hanno comunicato le proprie dimissioni. Questa azione non ha senso – commenta – se non quello di di gettare ancora più confusione in un paese già tanto amareggiato da comunicati stampa offensivi ma che di concreto avevano ben poco”.

“Voglio ricordare che nel mese di maggio 2023 è stato approvato il conto consuntivo 2022. In tale occasione la capogruppo a nome di tutti i consiglieri di maggioranza così affermava: “Il conto consuntivo 2022 chiude con un risultato di amministrazione estremamente positivo pari a 1.296.098 euro confermando una gestione accurata e attenta da parte dell’Amministrazione comunale”.

“A partire dai primi mesi di quest’anno e con mio immenso stupore, però, è emerso tra i consiglieri comunali un malcontento generale che in realtà era semplicemente pretestuoso. Voglio ricordare che tutte le delibere sia di Giunta che di Consiglio sono sempre state approvate all’unanimità. Mi si contesta una presunta mancanza di condivisione ma poi sono gli stessi consiglieri che non si presentano alle riunioni di gruppo sottraendosi a quel confronto che loro stessi richiedono. Solo comunicati stampa, interviste rilasciate a giornalisti ma nessuna condivisione con il sottoscritto”.

“Emblematico il caso del bilancio di previsione dove si chiedeva di approfondire il tema ma nessuno si presentava alle riunioni (sono andate deserte numerose riunione da me convocate) – ricorda Anastasia – Nessuna richiesta di informativa o di modifica è stata fatta da parte di nessun consigliere e, infatti, ieri sera è stato approvato lo stesso documento che sostanzialmente era pronto dal mese di marzo. Il bilancio di previsione approvato ieri sera è il documento fondamentale dell’azione amministrativa ma non basta. Le dimissioni dei consiglieri porteranno al commissariamento del Comune. Commissariamento che getterà Alzate in una situazione di stallo fino alle elezioni dell’anno prossimo, ovvero giugno 2024“.

“Il commissario prefettizio eserciterà tutti i poteri degli organi comunali: sindaco, giunta e consiglio. In virtù di tali poteri potrà compiere qualsiasi atto di ordinaria e straordinaria amministrazione tali da azzerare o modificare le previsioni del bilancio 2023/2025. Eppure ieri sera ho sentito dire: “Ci dimettiamo ma mettiamo in sicurezza il bilancio del Comune”: è una ipocrisia. Il bilancio prevede importanti investimenti quali ad esempio il completamento della messa a norma del palazzetto dello sport, il rifacimento dei bagni delle scuole medie, la progettazione dell’adeguamento sismico delle scuole: siamo sicuri che il commissario porterà avanti tali investimenti? – continua il sindaco –  Per non parlare poi di quante energie sono state profuse per portare avanti il progetto per la realizzazione del Polo educativo 0-6 anni presso l’Asilo Vidario o l’erogazione di importanti contributi per il sostegno delle nostre associazioni locali per la meritoria attività che svolgono per la comunità alzatese”.

“Le dimissioni dei consiglieri mettono a rischio tutte queste promesse – conclude il sindaco amareggiato – Bisognava andare avanti per il bene del Paese. L’approvazione del bilancio non è sufficiente a garantire la realizzazione di tutti questi impegni. Le dimissioni mettono in pericolo tutto ciò. Ieri sera ho fatto l’ennesimo appello al senso di responsabilità dei consiglieri per riprendere quel confronto politico che ci avrebbe portato a realizzare tutti gli impegni assunti con l’approvazione del bilancio entro i pochi mesi che ci rimangono per il completamento del mandato elettorale. A nulla è servito”.