Erba

Severgnini (Giardino delle Ore): “Strascico di campagna elettorale dannoso”

Caterina Franci 23 Novembre 2017

Attualità, Erba

Simone Severgnini

 

ERBA – “Si sta portando avanti uno strascico di campagna elettorale estremamente dannoso per la città”. E’ Simone Severgnini, rappresentante del Giardino delle Ore, a commentare la vicenda del finanziamento regionale per il teatro nell’ex Tribunale.

La sua è una posizione ‘pacifica’: “Il progetto è stato presentato da noi alla precedente amministrazione, all’ex assessore Brusadelli, nostro referente per la cultura, che lo approvò entusiasta. Abbiamo partecipato al bando, vincendo. Anche Regione Lombardia quindi ha riconosciuto che a Erba non ci sono sale teatrali utilizzabili per fare cultura come noi la intendiamo: una programmazione di 200 serate l’anno, solo nostra del Giardino delle Ore, a cui si aggiungerebbero le attività delle altre associazioni culturali. Questo è un dato di fatto – ha detto Severgnini – ma a dover decidere, senza pressioni o conflitti, è l’attuale amministrazione“.

“Noi non siamo per il conflitto, ma per la collaborazione – ha proseguito Severgnini – il Comune non vuole realizzare il teatro nell’ex Tribunale? Ha tutti i suoi motivi per farlo, e se deciderà così ci toccherà trovare un’altra sistemazione. Lasciatemi dire però che i soldi non sono il problema: il Comune ha già messo a bilancio i 77 mila euro necessari per il progetto, soldi che, se si deciderà di non realizzare il teatro, non potranno essere messi da nessun’altra parte. Per gli importi restanti, i 57 mila euro vanno restituiti a tasso agevolato in 10 anni. Vale a dire 5 mila euro l’anno. Il Comune non ha modo di trovare queste risorse? Li aiutiamo noi. Ma i soldi non sono e non possono essere l’ostacolo alla realizzazione di questo progetto”.

Severgnini ha quindi ribadito: “Se il finanziamento verrà rifiutato ce ne faremo una ragione. Non vogliamo creare conflitti, e nemmeno fare pressione sull’amministrazione comunale per ottenere questa sala, vorrei sia ben chiaro. La stessa raccolta firme avviata, non da noi, ci auspichiamo venga vista come un incentivo alla cosa e non come una  guerra silenziosa all’attuale amministrazione. Erba sta pagando il prezzo di una brutta campagna elettorale, anche in questa vicenda che di politico non dovrebbe avere nulla”.

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