Erba

Erbattiva non ci sta e ribatte all’Amministrazione comunale

Lorenzo Colombo 20 Maggio 2016

Attualità, Erba

arrabbiatoERBA – L’associazione Erbattiva, dopo le critiche mosse all’Amministrazione comunale e la pronta risposta di sindaco (Marcella Tili) e assessore (Franco Brusadelli), riprende la discussione e lo fa ricordando come:  “Troppo spesso ci si concentra sul dito e si ignora quello che sta ad indicare. Troppo spesso ci si concentra sulla forma e si dimentica la sostanza che ci sta sotto. Quello che è successo quest’anno in piazza mercato, e che succede da 11 anni a questa parte, è una delle dimostrazioni di come siano le persone che davvero tengono alla propria città, a costruire i momenti più partecipati e vissuti. È una delle dimostrazioni di come, con le proprie forze, senza sponsor o finanziamenti di alcun tipo, un gruppo di giovani erbesi prova ogni anno a costruire qualcosa di migliore”.

Per Erbattiva l’Amministrazione, che non sarebbe stata presente in occasione degli eventi organizzati dall’associazione in occasione delle giornate del 25 aprile e del 1 maggio, è stata “totalmente indifferente e passiva nel sostenere le realtà associative”.

“Chi è passato quest’anno in piazza – hanno proseguito Erbattiva – ha potuto vedere un gruppo che da mesi dedica tempo, fatica e soldi per provare a rendere Erba un posto migliore; ha potuto vedere decine di rappresentanti di molte realtà erbesi animare la piazza a favore di tutti; ha potuto vedere una quindicina di musicisti che hanno dedicato tempo e capacità a tributare un momento così importante per la nostra storia; ha potuto vedere ragazzi erbesi, abitanti ormai lontano, tornare per l’occasione portando le loro nuove esperienze in quella piazza in cui hanno lasciato il cuore; ha potuto vedere una delle eccellenze letterarie del nostro paese esibirsi gratuitamente dallo stesso palco che ha poi visto protagonista la musica, anch’essa gratuita. Bene, se queste situazioni negli occhi altrui sono semplicemente da tollerare, al più da accontentare, ma di sicuro non da sostenere e stimolare, forse abbiamo una percezione distorta di quello che sia il bene pubblico”.

Quindi concludono: “Se così fosse allora ringraziamo per averci concesso gratuitamente l’uso della piazza, per aver messo una firma sul patrocinio e per averci permesso di usufruire gratuitamente di tavoli e sedie di proprietà di tutti. Continuiamo però a credere fortemente che la partecipazione, il coinvolgimento, l’impegno e, perché no, la gratificazione, siano il vero motore di una socialità diffusa e genuina. Si dà vero appoggio quando si crede nei propri giovani, non quando si appongono delle firme. Era nostro intento porre l’attenzione su questo, sullo scarso interesse a collaborare e a sostenere tutto ciò. Continuiamo a credere che qualsiasi persona vogliosa di impegnarsi debba essere considerata una risorsa, da coltivare e sostenere, ancor più se si mira a coinvolgere i giovani che troppo spesso si considerano inermi e impotenti davanti alla cosa pubblica. Continuiamo a credere che la vera vita di una città debba arrivare dal basso, da chi quella città la vive, e che si farebbe in quattro per vederla sempre più bella e viva. Continuiamo a credere che le molte realtà che sono presenti a Erba meritino di più. Continuiamo a credere che il bene pubblico più vitale siamo noi stessi, e quale funzione più nobile per un amministratore se non stimolare la vita della propria città?”.