
COMO – Nel 4° trimestre 2025 le imprese delle province di Como e Lecco prevedono complessivamente 15.520 nuovi ingressi: 10.290 a Como e 5.230 a Lecco. Si tratta di un calo del 16,4% rispetto al trimestre precedente, quando erano previste 18.570 assunzioni.
Il calo è diffuso su entrambi i territori: -15,4% a Como e -18,3% a Lecco. Anche nel confronto con lo stesso periodo del 2024 la tendenza è negativa, con una riduzione di circa il 5% in entrambe le province. A livello regionale, in Lombardia, le assunzioni previste superano le 242.000 unità, in flessione del 6,9% rispetto al trimestre precedente e del 4,2% rispetto all’anno prima. A livello nazionale il calo è più contenuto (-2,5%).
Industria e servizi: la domanda cala in entrambi i settori
Il 31,5% delle entrate lariane riguarda l’industria, pari a 4.880 nuovi contratti, di cui 1.230 nel settore delle costruzioni. Rispetto al trimestre precedente, le assunzioni industriali scendono del 12,4% (Como -6,8%, Lecco -18,5%).
Il terziario rimane il comparto prevalente con il 68,5% del totale (10.630 assunzioni), ma registra un calo ancora più marcato: -18,2% rispetto al trimestre estivo. Le riduzioni più forti si concentrano nel turismo e nei servizi alle imprese.
Contratti e imprese: prevalgono i rapporti a termine e le piccole aziende
Nel mese di ottobre, il 23% delle assunzioni lariane è a tempo indeterminato (22% a Como, 25% a Lecco), una quota inferiore alla media lombarda (25%) ma superiore a quella nazionale (19%). I contratti a tempo determinato restano prevalenti (48,8%), mentre gli apprendistati si fermano al 6,6%.
Le piccole imprese (meno di 50 dipendenti) rappresentano il principale motore occupazionale, con il 61% delle assunzioni programmate, a fronte del 21% nelle medie aziende e del 18% nelle grandi.
Giovani, qualifiche e difficoltà di reperimento
Un terzo delle assunzioni (33%) è destinato a giovani under 29, in linea con la media regionale e superiore a quella nazionale (29,9%). A Como la quota raggiunge il 33,7%, a Lecco il 31,6%.
La richiesta di figure qualificate resta significativa ma inferiore alla media lombarda: solo il 17,1% delle posizioni riguarda profili “high skill” (tecnici, specialisti, dirigenti).
Il 12,3% delle assunzioni è rivolto a laureati, mentre il 65% richiede un diploma o una qualifica professionale.
Cresce però la difficoltà di reperimento: oltre la metà delle figure richieste (53,9%) è difficile da trovare, dato superiore alla media regionale (47,1%) e nazionale (46,8%).
Le professioni più richieste
Nel mese di ottobre 2025, le figure più ricercate dalle imprese sono a media e bassa specializzazione:
Esercenti e addetti alla ristorazione (780 a Como, 250 a Lecco)
Addetti alle vendite
Personale non qualificato nei servizi di pulizia e nella logistica
Conduttori di veicoli e saldatori
Il settore della ristorazione continua a trainare la domanda di lavoro, mentre il comparto manifatturiero risente di una contrazione più marcata, in particolare nel Lecchese.
Un territorio in rallentamento ma con segnali di tenuta
Nonostante il calo generalizzato, il mercato del lavoro lariano mostra una tenuta relativa rispetto al contesto nazionale. La prevalenza di contratti a termine e la difficoltà nel reperire manodopera specializzata confermano la necessità di politiche attive per l’occupazione giovanile e la formazione tecnica.
L’indagine Excelsior — promossa da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro — continuerà a monitorare mensilmente le previsioni occupazionali, fornendo un quadro aggiornato sull’andamento del lavoro nelle province di Como e Lecco.