ERBA – Un sovrappasso unico, veicolare e pedonale, in corrispondenza del passaggio a livello in Corso XXV Aprile. La proposta, firmata dai gruppi di minoranza Erba Primaditutto e Fratelli d’Italia, è contenuta in una mozione protocollata nei giorni scorsi. Rispetto all’attuale progetto dell’amministrazione per superare il nodo del passaggio a livello, la controproposta presentata dalla minoranza in Commissione capigruppo lo scorso febbraio (leggi qui) è stata integrata dai proponenti per poter essere esaminata e discussa in Commissione Territorio, “quindi – come richiesto dai consiglieri di minoranza – speriamo di poterla illustrare anche in Consiglio Comunale”.
L’ipotesi attualmente valutata dall’amministrazione, come noto, sarebbe quella di realizzare un sovrappasso al posto del sottopasso originariamente previsto, per collegare via Volontari della Libertà e la parte terminale di via XXV Aprile. L’intervento, come aveva fatto sapere il sindaco Airoldi, sarebbe meno oneroso rispetto al primo progetto ideato dall’amministrazione Tili, che prevedeva un sottopasso e la realizzazione di un ponte a scavalco sul fiume.
La minoranza, rappresentata dai consiglieri capigruppo Claudio Ghislanzoni (Fratelli d’Italia) e Anna Proserpio (Erba Primaditutto), ha ritenuto però il sovrappasso inadeguato e ora rilancia con un nuovo progetto, firmato dall’architetto Paolo Farano, che prevede un sottopasso unico, sia veicolare che pedonale, i cui dettagli sono stati illustrati nella mozione.

“La realizzazione di un sovrappasso – spiegano i consiglieri nella mozione – risulterebbe estremamente impattante rispetto al contesto perché non si inserirebbe nel tessuto urbano centrale, oramai consolidato. Inoltre costituirebbe una soluzione in controtendenza a quella comunemente condivisa in altri contesti urbani, tant’è che simili interventi non solo non vengono più realizzati ma al contrario in alcune città si sta pensando di demolire sopraelevazioni realizzate nel dopoguerra che in molti casi hanno stravolto i centri urbani”.
Inoltre “il sovrappasso causerebbe problematiche dal punto di vista ambientale soprattutto a carico delle abitazioni contigue che si vedrebbero interessate dalle immissioni dei gas di scarico delle auto e dei mezzi”. Infine, la questione dei costi, che, secondo la minoranza, non sarebbero affatto contenuti.
“Il sottopasso veicolare da noi proposto – viene illustrato nella tecnicissima relazione – potrebbe essere realizzato con una altezza di 3,20 metri e pertanto più che sufficiente a garantire il passaggio di autoveicoli e motoveicoli. La pendenza del passaggio pedonale prevista è dell’8 per cento, in grado di consentire la fruibilità anche a persone con disabilità che fanno utilizzo di sedia a ruote. La pendenza del percorso veicolare si aggira intorno al 10% con possibili di eventuali miglioramenti”. Sulla velocità, “si può ipotizzare di consentire il mantenimento del limite di velocità di 50km/h previsto dal Codice della Strada per i centri urbani ed eventualmente, dove ritenuto opportuno per il solo tratto di percorrenza del sottopasso, prevedere una velocità di 30 km/h, come del resto ci si può attendere in un percorso di accesso alla città”.
Nel progetto sono stati ipotizzati anche i percorsi alternativi per i bus di linea a seguito delle limitazioni del traffico sul Corso XXV Aprile (che dovrebbero interessare anche camion e mezzi pesanti): “Le alternative sarebbero su via Volontari della Libertà e attraverso la strada in fase di realizzazione che collegherà via Trieste e via Milano, che costituiranno così un’alternativa all’accesso al centro città. Ovviamente all’amministrazione resta la possibilità di individuare diverse e ulteriori soluzioni ritenute più idonee”.

Nella mozione sono contenute anche le elaborazioni dei preventivi dei costi: “Il costo preventivato per il sottopasso pedonale da Corso XXV Aprile nella relazione del 2015 era di 2.600.000 euro. E’ possibile pertanto che l’onere per la realizzazione di quello sia pedonale che veicolare proposto non sia significativamente diverso tenendo conto della possibilità di operare risparmi di spesa sulla base delle finiture prescelte e considerando le economie derivanti dai ribassi ottenibili in sede di gara di appalto in un mercato in merito divenuto molto competitivo” si legge nella mozione.
“In tal caso, del finanziamento regionale rimarrebbero a disposizione 1.400.000 milioni a cui si aggiungono 180 mila euro per finanziare la redazione del progetto esecutivo nonché 800.000 euro quale residuo del finanziamento statale ottenuto, all’epoca, dall’On. Rizzi per la riqualificazione della Malpensata, per un totale di 2.200.000 euro”.
I proponenti concludono: “Tali risorse appaiono più che sufficienti per l’adeguamento della viabilità, anche dei percorsi alternativi al transito degli autobus e mezzi pesanti, e per il trasferimento dell’area deposito materiali e mezzi di servizio, che attualmente provoca nelle ore notturne notevoli disagi ai residenti dal corso XXV Aprile, in via Zappa nell’area già a tal fine individuata dal vigente PGT”.