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Caso Napolitano. Spagnuolo: “L’unico a difendere le istituzioni”

Admin Altreforme 8 Ottobre 2013

Erba, Politica

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michele spagnuolo erbaERBA – Michele Spagnuolo non ci sta. Forte reazione di fronte all’attacco del consigliere Eugenio Zoffili al presidente della Repubblica e all’apparente indifferenza della maggioranza di fronte alla richiesta del leghista di eliminare il quadretto che ritrae Giorgio Napolitano dal Comune in seguito alle sue dichiarazioni su indulti e amnistie (vedi articolo).

“Nel corso del Consiglio comunale del 30 settembre a Erba sono stato io, capogruppo del PD, in rappresentanza del mio gruppo e dei cittadini italiani, l’unico a difendere le istituzioni democratiche del nostro Paese e a difendere con fermezza il ruolo del Capo dello Stato – sottolinea Spagnuolo – Le provocatorie dichiarazioni del consigliere Zoffili non sono accettabili e vanno criticate con decisione sempre e in particolare nelle sale pubbliche dei Comuni italiani che sono “sedi istituzionali””.

Nel corso della seduta, infatti, nessun altro consigliere aveva preso la parola sulla questione.

“Mi ha meravigliato, ma non sorpreso, la dichiarazione dei Zoffili perché rientra in quel tipico atteggiamento leghista a cui siamo abituati, ma non per questo dobbiamo accettare e sopportare ogni dichiarazione – prosegue Spagnuolo – Mi ha sorpreso e meravigliato molto l’atteggiamento di chi, ricoprendo un ruolo istituzionale in rappresentanza del popolo italiano, non ha proferito verbo per difendere le nostre istituzioni. Nessuno della Giunta, Sindaco e Assessori, Organo Istituzionale e Democratico, ha preso le distanze e la parola per difendere la figura del Presidente della Repubblica. Nessuno del Consiglio comunale, a parte il sottoscritto, ha preso la parola per difendere il proprio ruolo di rappresentanti dei cittadini erbesi. Quella sera si sono dimenticati in tanti che in Consiglio comunale si siede per libere e democratiche elezioni, che si rappresenta il popolo italiano e che negli uffici del comune di Erba c’è la foto del Capo dello Stato, massimo rappresentante degli italiani, che Zoffili vuole togliere ma che il Sindaco, la Giunta e il Presidente del Consiglio comunale hanno il dovere di difendere e tenere. Nel corso di quel Consiglio comunale si sono dimenticati in tanti che si siede in quei banchi a rappresentare le istituzioni, che il Consiglio è un organo delle istituzioni e che offendere le istituzioni nazionali equivale a offendere tutti i cittadini dello Stato. Abbiamo il dovere di difendere quello che noi stessi rappresentiamo, salvo che non crediamo in quello che facciamo”.

Parole pesanti quelle di Spagnuolo cui ha dato fastidio l’atteggiamento di tutti gli Amministratori, non solo la provocazione di Zoffili.

Se non crediamo in quello che facciamo è meglio non ricoprire certi ruoli. I miei colleghi Consiglieri non hanno capito, forse, che quando Zoffili ha dichiarato “cacciamo il Presidente della Repubblica dal Comune di Erba” simbolicamente ha cacciato via il Sindaco, tutti gli Assessori e tutti i Consiglieri che siedono nel Consiglio comunale di Erba. Questo mi ha meravigliato molto e credo di avere ottime ragioni”, ha chiuso Spagnuolo.