Como

Export comasco, bene l’arredamento, male il tessile. I dati del 2016

Caterina Franci 23 Gennaio 2017

Como, Economia/Lavoro

COMO – E’ disponibile la sintesi dei principali risultati dello studio condotto dalla Camera di Commercio relativo al commercio con l’estero in Provincia di Como nei primi nove mesi del 2016.

Il report analizza l’andamento del commercio con l’estero in provincia di Como nei primi
nove mesi del 2016 e lo confronta con lo stesso periodo degli anni 2015 e 2008.

Nei primi tre trimestri del 2016 le esportazioni della provincia di Como si sono attestate
a quota 4,04 miliardi di euro, in calo del -1,6% rispetto allo stesso periodo del 2015; la
variazione rispetto al 2008, considerato l’anno di inizio dell’ultima grave crisi economica,
permane ancora decisamente positiva: +4,1%, l’export ha dunque svolto un ruolo
fondamentale di sostegno dell’economia comasca.

Nel 2016 l’export comasco è risultato pari al 4,9% del totale regionale. A livello lombardo i flussi export hanno riportato una leggera crescita (+0,4%) sul 2015; rilevante l’incremento sul 2008 (+5,0%).

Rispetto al 2015, tra le province limitrofe, quella di Varese perde terreno (-7,6%). Anche
Monza (-1,2%) e Sondrio (-1,7%) sono in arretramento; Lecco ha dimostrato maggiore
tenuta (+0,3%). Molto dinamici i territori di Lodi, Milano, Mantova, Bergamo.
Crescono le esportazioni comasche verso l’Ue (+4,2%), con incremento dei flussi verso
Germania (+6,9%), Regno Unito (+9,0%), Spagna (+7,0%) e Polonia (+4,3%).

Cala invece l’export comasco verso il resto del Mondo (-8,8%), in particolare verso
Svizzera (-14,9%), Stati Uniti (-2,3%), Cina (-7,3%), Turchia (-10,7%), Russia (-8,6%).
Riguardo alle categorie merceologiche, nel periodo gennaio – settembre 2016 il tessile e
i macchinari sono in contrazione (-3,2% e -11,0%) rispetto ai buoni risultati del 2015, i
mobili (-0,6%) dimostrano di essere capaci di confermare quanto realizzato l’anno
precedente.

Con riferimento agli stessi mesi del 2008, spiccano le difficoltà del tessile (-11,5% di
valore esportato) e dei macchinari (-20,0%), a fronte di un’ottima performance del
comparto dell’arredamento (+9,1%).

Sempre più rilevanti le esportazioni lariane di prodotti chimici, farmaceutici e fibre
sintetiche, in costante crescita: +73,1% rispetto ai primi nove mesi del 2008.
Altri settori con export in aumento: abbigliamento, carpenteria metallica, prodotti
alimentari, prodotti in gomma plastica. Esportazioni invece in calo per metallurgia, mezzi di trasporto e componentistica,
apparecchiature elettriche, cuoio e calzature, legno, agricoltura e pesca.

Per quanto riguarda le importazioni, nei primi nove mesi del 2016 Como ha registrato
flussi per oltre 2,27 miliardi di euro, con una contrazione del -1,4% rispetto allo stesso
periodo del 2015; la variazione rispetto al 2008 permane ancora positiva: +5,1%.
L’import comasco è risultato pari al 2,7% del totale regionale.
A livello regionale lombardo i flussi import sono risultati in calo (-1,9%) sul 2015;
rilevante l’arretramento sul 2008 (-7,7%).

Rispetto al 2015, tra le province limitrofe, quella di Varese ha fatto registrare la
diminuzione più consistente (-10,3%), scendendo abbondantemente al di sotto dei valori
del 2008. Anche Monza (-1,3%) e Sondrio (-6,0%) in arretramento; stabile Lecco.

Nei primi nove mesi del 2016 il surplus commerciale della provincia di Como è stato pari a oltre 1,76 miliardi, in leggero peggioramento rispetto al 2015 (-32,8 milioni di euro), ma sopra i livelli del 2008 (+49,3 milioni).