ERBA – In città nasceranno una Biblioteca del villaggio e una vera e propria Scuola per i genitori a partire dal prossimo mese di febbraio. E questo grazie al progetto presentato la scorsa primavera dalla biblioteca comunale di Erba, in partenariato con le associazioni di promozione e solidarietà culturale e familiare EducareA e Familiarmente Noi, che ha partecipato al bando della Fondazione Cariplo “Favorire la coesione sociale mediante le biblioteche di pubblica lettura”.
“L’idea forte del progetto sta nel credere che la biblioteca non si limita a soddisfare temporaneamente i bisogni dell’utente di richiesta culturale, ma deve essere capace di mantenere il contatto e sfruttare l’interazione e il coinvolgimento che si sono creati con la domanda dei servizi – commentano le presidenti delle associazioni Maria Adele Pozzi per EducareA e Ilia Benedetti per Familiarmente Noi – Tale “mission” della biblioteca si declina con la volontà progettuale di supportare la popolazione che vive forme di disagio, insicurezza, frammentazione, legate alle transizioni della vita di ciascun individuo”.
L’identificazione di queste fasce di popolazione è riconducibile all’analisi delle famiglie, all’interno delle quali le persone si formano lungo l’intero ciclo della vita: il fruitore dei servizi, dunque, non è rappresentato dalla singola persona, ma dalla famiglia.
“Focalizzarci sulla famiglia ci consente di definire al meglio un servizio alla persona in quanto primariamente risultato di “relazioni familiari””.
Ecco nascere quindi il progetto che si chiama biblioteca del villaggio con gli obiettivi di rendere la biblioteca centro di confronto e di aggregazione per le famiglie attraverso l’accompagnamento della famiglia stessa nelle fasi biologiche, nei momenti critici di passaggio, nei cambiamenti di ruolo e posizione sociale; la promozione di un ruolo attivo delle famiglie nella formazione permanente e nel protagonismo sociale; l’interscambio di saperi ed esperienze tra famiglie diverse per appartenenza generazionale e per origine culturale.
Come declinare questi obiettivi? Attraverso azioni quali la creazione della biblioteca della famiglia con uno spazio aperto e a la scuola dei genitori.
“La biblioteca della famiglia verrà realizzata dedicando uno o più scaffali riservati ai genitori nell’area ragazzi, dove le varie materie (infanzia, psicologia dell’età evolutiva, relazione genitori-figli, assistenza minori, gravidanza, pediatria, puericultura…) vengono radunate con etichettatura e apposita siglatura, rintracciabile anche nel catalogo on-line – spiegano le responsabili – Lo spazio aperto consisterà nell’allestimento di uno spazio all’esterno della struttura attrezzato con ombrelloni, panchine, sedute varie per i bambini, volto a favorire la permanenza delle famiglie negli spazi della biblioteca con possibilità di scambio e creazione di nuove relazioni fra famiglie. Infine la scuola per genitori vuole soddisfare le richieste e i bisogni delle famiglie sulle capacità di essere genitori positivi, favorendo un confronto e una riflessione tra genitori sulle sfide educative. Vi saranno classi di appartenenza basati sull’età dei figli, da 0 a 14 anni, percorsi attivi di condivisione con incontri mensili per la durata di nove mesi in cui si affronteranno le tematiche educative che maggiormente stigmatizzano l’età dei minori e le sfide dei genitori, momenti ludici e ricreativi e il servizio di babisitteraggio per i minori. Il tutto offerto gratuitamente ai genitori”.
L’iniziativa è nuova e da sperimentare: “Speriamo che numerosi genitori si vorranno iscrivere per essere aiutati da altri genitori-professionisti ed essere genitori e famiglie sempre più protagoniste di una comunità migliore in cui lo “star-bene” ci possa contraddistinguere. Il progetto nella sua completezza verrà presentato alla cittadinanza erbese al più presto”.