COMO – Attuavano truffe milionarie grazie a un mobile “magico”. Per questo quattro serbi domiciliati in un campo nomadi di Milano (S.T. classe 1967; J.M. classe 1989; J.S. classe 1985 e D.M. classe 1983) sono stati denunciati a piede libero dai Carabinieri dell’aliquota operativa di Como unitamente ai colleghi della stazione di Cernobbio. I militari hanno smascherato la banda che, grazie all’ingegnoso metodo, aveva truffato molte persone, per lo più stranieri, per circa 8 anni.
Per attuare la truffa si servivano di un comò magico, acquistato su internet al modico prezzo di 250 euro, in cui un uomo nascosto dentro spostava i soldi da un cassetto all’altro sostituendo le banconote vere con quelle false.
Gli appuntamenti con le vittime avvenivano proprio nel comasco, e più precisamente in località sul lago.
Le indagini sono scaturite a seguito di una denuncia. Il 1° settembre una coppia di austriaci ha denunciato la truffa. I coniugi si erano incontrati all’Hotel Asnigo di Cernobbio con i truffatori per vendere loro alcuni orologi di marche prestigiose per un valore totale di 160 mila euro. Nella stanza affittata però c’era il mobile magico, ovviamente non fecente parte dell’arredamento dell’hotel e diligentemente montato dai truffatori. Un comò con nove cassetti, solo 2 dei quali erano veri. All’interno si nascondeva il complice pronto ad agire per il cambio di denaro.
Chi trattava con i clienti aveva il compito di estrarre da uno dei due cassetti i soldi, così le vittime potevano verificare che fossero veri. Una volta che la vittima si fosse convinta dell’autenticità del denaro, i soldi venivano rimessi nel cassetto e il complice, da dentro il mobile, sostituiva le banconote vere con le false, con tanto di scritta fac-simile.
Così i militari hanno avviato le indagini fino al 5 settembre, giorno in cui uno dei serbi ha riaffittato una camera nello stesso albergo.
I quattro, questa volta, hanno tentato una truffa ai danni di un cittadino tedesco facendogli credere di potergli erogare un finanziamento di 1.600.000 franchi svizzeri (1.293.566 euro) in cambio di una provvigione di 200 mila euro. I carabinieri però hanno smascherato il subdolo giochetto, facendo irruzione nella stanza dove hanno trovato i quattro malviventi nei cui confronti è immediatamente scattata la denuncia.
