San Primo, gli ambientalisti al Comune di Bellagio: “Depennare lo sci e pensare ad un parco”

Redazione 1 Ottobre 2023

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BELLAGIO –  “Occorre sottoporre ad una precisa valutazione ambientale la variante al Piano urbanistico del Comune di Bellagio, in più andrebbe depennata la destinazione d’uso per la pratica dello sci delle zone in località monte San Primo, ormai anacronistica, per fare posto almeno ad un Parco locale di interesse sovraccomunale”. È questo, in estrema sintesi, il senso delle osservazioni presentate dal Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’, che ha fatto pervenire un corposo documento di 9 pagine, in cui si critica fortemente la volontà dell’Amministrazione Comunale di Bellagio di non sottoporre alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) la variante al PGT (Piano di Governo del Territorio). Il Coordinamento, formato da ben 32 associazioni, ha raccolto pareri giuridici e urbanistici di esperti del settore e, insieme ai referenti delle associazioni, ha elaborato una serie di osservazioni che mettono in discussione l’iter definito dal Comune che punta a evitare i controlli di Provincia e Regione.

Dopo aver esaminato attentamente il rapporto preliminare e la relazione illustrativa inerenti la variante al Piano dei Servizi ed al Piano delle Regole del PGT vigente nel Comune di Bellagio, il Coordinamento ‘Salviamo il Monte San Primo’ invita gli Amministratori a rivedere la variante e ad implementare la VAS.

Con la variante al PGT, il Comune di Bellagio intende – in materia di sviluppo turistico – aprire la strada alla “… esecuzione di adeguamenti funzionali, che consentono alle strutture di adattarsi alle esigenze dettate da una fruizione internazionale …”, nonché alla “… possibilità di realizzazione di nuovi complessi, ampliando l’offerta turistico-ricettiva anche per tipologia …”, e favorire “… l’individuazione di nuove aree per la realizzazione di strutture necessarie, soprattutto in ambito montano, alla fruizione turistico-ricettiva del territorio …”.  Il Comune di Bellagio punta, quindi, allo sviluppo del settore turistico internazionale anche al San Primo. Eppure, il suo piano non è accompagnato da alcuna valutazione delle conseguenze che l’aumento delle presenze turistiche, del consumo di suolo, del traffico automobilistico, avrebbe su un territorio montano fragile, caratterizzato da complesse peculiarità ambientali.

Come nel caso del progetto di rilancio turistico ‘OltreLario’ – che prevede la realizzazione al San Primo di nuovi impianti di risalita e di innevamento artificiale, oltre che piste di tubing in plastica e nuovi parcheggi -, l’esclusione della VAS potrebbe dare il via libera ad interventi che non tengono conto della sostenibilità economica ed ambientale.

“Il Coordinamento ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla stesura delle osservazioni e, in particolare, l’Arch. Nunzia Rondanini (referente del comitato civico e promotrice dell’iniziativa), nonché l’Arch. Giorgio Majoli (urbanista, oltre che storico attivista del Circolo Legambiente “Alexander Langer” di Monza) e l’Avv. Paola Brambilla (coordinatrice del Comitato Giuridico di WWF Italia), che hanno arricchito con competenza, passione ed argomentate considerazioni le nostre Osservazioni, indirizzate al Comune di Bellagio”.

Il documento, contenente le Osservazioni, i Suggerimenti e le Proposte inerenti la variante al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT del Comune di Bellagio, è consultabile sul nostro sito web, al link https://bellagiosanprimo.com/2023/09/21/suggerimenti-e-proposte-al-comune-di-bellagio/ ; il documento completo al link: https://bellagiosanprimo.com/suggerimenti/ .