Como, Erba

Como Acqua. Per la Regione anomalie nelle perizie, Erba chiede il rinvio

Caterina Franci 14 Novembre 2017

Attualità, Como, Erba

Il sindaco di Erba Veronica Airoldi

ERBA – E’ prevista per domani, 15 novembre, l’assemblea decisiva di Como Acqua, con la quale i sindaci sono chiamati a votare la fusione e quindi l’affidamento in house del servizio idrico della Provincia alla società nata nel 2014.

L’argomento tornerà in Consiglio Comunale questa sera a Cantù e a Como: il capoluogo, che ancora non si era espresso, proporrà di non aderire alla fusione. Per quanto riguarda Erba, che aveva espresso voto contrario, il sindaco Veronica Airoldi ha fatto sapere di voler formalizzare una richiesta di rinvio dell’assemblea. 

Questo, come spiegato, anche alla luce di un’ulteriore elemento. Nella giornata di lunedì infatti ai sindaci è stato recapitato l’esito delle perizie sulle società che dovranno entrare in Como Acqua. Un approfondimento richiesto dal sottosegretario Alessandro Fermi.

“Le conclusioni della relazione – ha detto Airoldi – rilevano alcune anomalie e difformità in netto contrasto con l’esito comunicatoci dalla Provincia che ha effettuato la verifica con i tecnici dell’Ufficio d’Ambito e di Como Acqua. Tramite un comunicato – ha continuato – ci avevano fatto sapere che l’esito era positivo. Ho personalmente richiesto di avere i dettagli della relazione al presidente Livio, senza successo”.

Quattro i punti in cui si articolano le conclusioni della relazione che ha riguardato nello specifico la perizia di stima dei beni immobili della Società Alto Seveso Srl.

Per il sindaco erbese è il quarto e ultimo parere il più preoccupante: “Alcune anomalie riscontrate – si legge nella relazione – come ad esempio l’effetto negativo sulla copertura tramite i ricavi da tariffa degli ammortamenti dei cespiti valutati nelle perizie, porteranno inevitabilmente effetti negativi sugli equilibri economici e finanziari della società Como Acqua srl a partire dal primo anno di gestione successivo al progetto di fusione”.

“Alla luce di questo esito è evidente che serva più chiarezza sulla questione delle perizie, motivo per cui chiederò il rinvio dell’assemblea di domani. Servirebbe almeno un mese per fare le verifiche necessarie e arrivare al voto con la situazione chiara“.

Una richiesta che difficilmente verrà concessa come sottolineato dallo stesso sindaco: “Non credo accoglieranno la mia proposta, ma come amministratore non posso ignorare l’esito della relazione della Regione che, tra le altre cose, lascia intendere un aumento sensibile delle bollette”.