Pusiano

Cavo Diotti. “Nessun rimborso per eventuali esondazioni”

Admin Altreforme 6 Novembre 2013

Attualità, Pusiano

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PUSIANO – “Meccanismi di rimborso per eventuali danni non se ne possono prevedere”. È stato molto chiaro il messaggio del sindaco di Pusiano, Andrea Maspero, nell’assemblea pubblica svoltasi ieri sera, lunedì 4 novembre, a palazzo Beauharnais, in vista dei lavori di riqualificazione del cavo Diotti.

Dalla serata, in cui Comune, Parco Regionale Valle Lambro e Protezione civile, hanno illustrato i lavori che inizieranno a fine dicembre e avranno una durata, prevista, di 270 giorni, è emersa infatti soprattutto la preoccupazione dei cittadini. In particolare di coloro che hanno subito danni in passato. Come dimenticare, per esempio, il disastro del 2002? “La maggior parte delle persone che ha subito danni sta ancora aspettando i risarcimenti”, hanno urlato dal pubblico. “Nel 2002, in effetti, privati e attività sono stati penalizzati in modo pesante – ricorda Maspero – Non vogliamo avvengano più quelle situazioni. Però dobbiamo essere chiari. Se ci fossero danni durante i lavori al cavo Diotti non si sa se e chi potrà rimborsarli”.

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Un bel problema questo, tanto che il sindaco invita tutti coloro che vivono sul lago a prestare massima attenzione alle regole più elementari, dal non lasciare nulla in giardino fino a spostare ai piani più alti delle abitazioni gli oggetti di valore, passando per le assicurazioni qualora si tratti di attività.

Saranno 9 mesi, e si spera siano davvero 9, di apprensione. Tutto perché chiudendo il cavo Diotti non sarà più regolato il passaggio delle acque dal lago al fiume. Certo sono previsti piani di emergenza in caso di necessità ma, purtroppo, nessuna delle persone sedute al tavolo della serata di ieri può escludere rischi per la popolazione che vive sul lago.

Pusiano cavo Diotti assemblea pubblica novembre 2013 (2)

E proprio perché interessati, molti presenti hanno posto dubbi e quesiti ai relatori. Se non è possibile accorciare i tempi del cantiere facendo lavorare gli operai tutto il giorno e nei festivi per esempio o se non è possibile abbassare il livello del lago prima di iniziare. Risposte negative in entrambi i casi. “Un cantiere in funzione 7 giorni su 7 costa molto di più e rischia di essere un prezzo inutile nel caso in cui, causa maltempo, si debbano smontare le ture e aprire il cavo poiché poi occorrerebbe attendere diversi giorni prima di riprendere a lavorare – ha spiegato l’ingegnere del Parco Valle Lambro Daniele Giuffrè – Per quanto riguarda il livello, invece, non è possibile scendere sotto un certo dato numerico”.

Ora si procederà con il bando ed entro la fine dell’anno sarà aperto il cantiere. Nel frattempo, però, a Pusiano se ne aprirà un altro: quello per la realizzazione della variante. “Questo cantiere risulta essere appena sopra alla quota di esondazione”. Almeno quello, quindi, è salvo in caso di emergenza.

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