ERBA – Un sistema di allenamento a luci al led e l’ipotesi di un ulteriore ampliamento della struttura sono state le due più importanti novità relative al centro sportivo Snef Lambrone comunicate nel corso della conferenza stampa di venerdì 13 settembre. Al tavolo erano presenti tutti gli attori coinvolti nel progetto: il Comune e la Lambro One Sport srl, una società di progetto appositamente costituita, presieduta da Roberto Molteni e della quale fanno parte Nessi & Majocchi spa, Italgreen spa, A&T Europe spa (Piscine Castiglione) e Snef srl.
“Siamo riusciti a onorare le promesse – il sindaco Marcella Tili ha introdotto la mattinata con queste parole, confermando come data di inaugurazione del centro il 31 ottobre – Il mio ringraziamento va innanzitutto alla passata amministrazione e anche a quella attuale: siamo tutti entusiasti del progetto che sta trovando compimento. Grazie agli uffici comunali e ai funzionari. Grazie inoltre a Lambro One. Senza tutte queste forze il sogno non si sarebbe mai potuto avverare. Realizzare un’opera così importante in un anno ha del miracoloso. Presto avremo un centro dedicato alle famiglie e alle scuole”.
La parola è poi passata ad Angelo Majocchi che ha contraccambiato il ringraziamento: “Quando ci sono volontà, intelligenza e collaborazione si può fare tutto. Ora l’obiettivo è finire in tempo. 
Contrattualmente avremmo tempo fino a marzo 2014 ma i lavori, iniziati alla fine del 2012, dovrebbero terminare con anticipo, nonostante un inverno e una primavera straordinariamente negativi dal punto di vista meteorologico. Per qualche tempo si era pensato di realizzare un altro miracolo, aprire la piscina esterna per l’estate, ma questo avrebbe compromesso i lavori all’interno perciò abbiamo deciso di sacrificare un mese estivo (visto che comunque la piscina esterna, nella migliore delle ipotesi, sarebbe stata pronta per fine luglio/inizio agosto) e concentrarci sulla parte interna, per rispettare la data del 31 ottobre. Siamo partiti con il progetto in un momento economicamente molto diverso da quello attuale e abbiamo incontrato tante difficoltà ma, anche grazie alle banche, abbiamo compiuto un altro piccolo miracolo nell’aver chiuso il finanziamento. Il mio ringraziamento va anche a tutte le maestranze che, con abnegazione e impegno, ci permetteranno di aprire il centro il 31 ottobre e al Parco Valle Lambro che ha collaborato con noi”.
“Per me è stata un’esperienza importante, forse l’opera più grande in 30 anni – ha commentato l’ingegner Gianluigi Pescialli – Un’avventura positiva che aprirà ufficialmente il 4 novembre ma che già ci porta a pensare al futuro: il Lambrone è e dovrà essere un parco, perciò ci sono già tante idee in merito”. “La piscina sarà il motore del centro ma l’intento è quello di attribuire pari dignità ad altre attività, perciò, oltre all’atletica, al calcio e al nuoto, saranno proposti altri sport, anche grazie all’acquisto da parte del Comune di nuovi terreni”, ha confermato il sindaco. “Oltre al centro, poi, si sta affrontando anche un discorso di viabilità e ristrutturazione dell’esistente – ha proseguito l’ingegnere – L’alzaia è stata appena riaperta e in primavera saranno completate le opere viabilistiche”.
Spazio poi a A&T Europe spa rappresentata da Lorenzo Paffi che ha dapprima ringraziato l’impresa edile per aver intrapreso una vera e propria lotta contro il tempo e poi ha presentato le caratteristiche tecniche del centro. “Le piscine sono state realizzate con il sistema Myrtha, una tecnologia in grado di assicurare estrema flessibilità, precisione progettuale, velocità di installazione, lunga durata e assenza di manutenzione. Anche gli accessori, inoltre, saranno tecnologicamente avanzati”. Paffi ha quindi annunciato in anteprima la presenza in vasca di un virtual trainer: “Un allenamento con luci al led collocate sul fondo della piscina. Ci saranno 6 colori diversi su ogni corsia. Si tratta di una sorta di ingegnerizzazione del vecchio orologio a bordo vasca con il vantaggio che, mentre con il tabellone l’atleta deve terminare la serie, guardare e ripartire, seguendo il led vede costantemente la propria prestazione. È la prima piscina in Lombardia ad avere questo strumento. Ciò dimostra la grande attenzione posta nei confronti dei dettagli e delle finiture. Snef Lambrone sarà un centro di eccellenza per la regione. Per quanto riguarda il tema acqua, infatti, offre tutto: all’interno, una piscina da competizione identica a quelle utilizzate dai nuotatori ai mondiali di Barcellona, una vasca per l’addestramento al nuoto, con le corsie, una per i bambini, per il relax e il centro benessere e, all’esterno, una piscina unica ma polifunzionale: la laguna per i più piccoli, una zona relax, le corsie e uno scivolo”.
Massimo Cocchi di Italgreen spa ha proseguito sulla stessa lunghezzad’onda: “Quello erbese è un esempio che può servire da volano. Ed è un esempio, raro, di partenariato pubblico e privato che dimostra che quando si uniscono capitale, voglia, rischio e impegno tutto è possibile. Quella di Erba è un’operazione di ampie vedute: si lavora in questo modo soprattutto all’estero, meno in Italia”.
Ildefonso Ghezzi, progettista e direttore lavori, ha voluto sottolineare due concetti alla base del progetto: “L’ottimismo e la volontà di risolvere gli eventuali problemi. Tutte le difficoltà che si sono presentate sono state superate e gli intoppi della burocrazia che, a mio avviso, è un “male necessario”, sono stati affrontati con successo. Questo differenzia Erba rispetto ad altre realtà su cui sto lavorando: pare che sulla città ci sia una sorta di alone magico. Per quanto riguarda i lavori, stiamo posando i pavimenti e sistemando l’esterno. Poi arriveranno i serramenti”.
“Una sfida importante – l’ha definita l’avvocato Erminia Gariboldi – Con tanto di novità: il coinvolgimento dei privati. Una scommessa sulle generazioni future. Abbiamo costruito e trovato con i privati quello che potremmo definire un equilibrio del rischio, un aspetto decisamente delicato e risolto brillantemente tra pubblico e privato”.
È tornata invece sui concetti di volontà, impegno e responsabilità la dottoressa Letizia Rossini che ha sottolineato come un’opera di questa portata, che ha un impatto non indifferente sul bilancio comunale (si parla di una spesa di circa 10 milioni di euro, finanziati dal Comune per il 20% e dai privati per l’80%, ndr), ha trovato un finanziamento tramite mutuo in 36 ore a dimostrazione del fatto che tutti i soggetti coinvolti credono e vogliono la piscina”.
“Sono 20 anni che gli erbesi l’aspettano – ha commentato l’ex assessore Paolo Farano – Quando penso a quest’opera mi piace sottolineare due aspetti: nonostante le grandi dimensioni (50×90 metri) l’inserimento ambientale è ottimo e poi l’orientamento della piscina, verso sud, è perfetto”.
A tirare le fila del discorso è stato il futuro gestore, Angelo Gnerre, di Snef srl, che peraltro porta l’esempio di Erba in tutta la Lombardia con l’assessore regionale Antonio Rossi. “Personalmente credo nello sport. Ho studiato Isef e svolgo questo lavoro da istruttore, non da imprenditore. Non ho mai insegnato nelle scuole ma, attraverso queste strutture, posso ricreare il rapporto tra insegnante e alunno con tutta la cittadinanza. Lo scopo è quello di avvicinare tutti perciò occorre proporre dei prezzi popolari (6 euro all’ora, 5,50 per gli erbesi per il nuoto invernale) e incentivare allo sport. Investire in questo ambito nel momento che stiamo attraversando è fondamentale. Quello che investiamo ora speriamo di recuperarlo come minore spesa sociale poi. La piscina di Erba sarà una struttura per famiglie e rivolta all’attività corsuale (le iscrizioni partono il 6 ottobre) ma questo non ci impedisce di accogliere anche chi vuole allenarsi e magari qualche nome importante, come Rodolfo Viganò di Giussano, che ha vinto il master 80. In futuro poi speriamo di poter svolgere anche il recupero funzionale per gli atleti. A livello occupazionale, nel centro ci saranno collaboratori sportivi e dipendenti. Una trentina di persone che lavoreranno circa 80 ore settimanali per 355 giorni all’anno”.
Un commento è stato chiesto anche al direttore del Parco Valle Lambro Bernardino Farchi: “Questo è un giorno positivo in termini di efficienza dell’imprenditorialità italiana. All’interno del centro ci sarà anche un info-point relativo al parco visto è considerato che il Lambrone è la porta nord del parco stesso”.
Ora non resta che attendere il 31 ottobre per vedere e provare la nuova struttura: il giorno dell’inaugurazione, infatti, saranno proposte anche prove di fitness in acqua. Nelle scorse settimane però è già stato possibile scoprire qualcosina di quel che sarà nel corso di una visita guidata al cantiere (vedi articolo).
