Erba

‘Scuola di Legalità’ al Romagnosi con il Procuratore capo Nicola Piacente

Caterina Franci 21 Aprile 2021

Erba, Scuola

Nicola Piacente

ERBA – Il dottor Nicola Piacente, Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Como, ha parlato di lotta alla mafia ai ragazzi dell’Istituto Romagnosi di Erba nell’ambito del progetto “Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini”,  proposto alle classi terze nell’ambito dell’insegnamento di educazione civica.

Il progetto si ispira alle figure di magistrati impegnati a combattere il crimine di stampo mafioso quali Rosario Livatino e Giovanni Falcone ed ha, fra l’altro, la finalità di sviluppare comportamenti responsabili, ispirati al rispetto della legalità e di consolidare principi, valori e abiti di contrasto alla criminalità organizzata.

Grazie alla preziosa collaborazione di Roberto Fumagalli (presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”), la Dirigente Antonia Licini e la prof.ssa Angela Nicolazzo, docente di diritto, hanno organizzato l’incontro col dott. Piacente che, stanti i vincoli anti contagio, è stato realizzato online.

Il Procuratore capo ha accolto con grande disponibilità l’invito a parlare di sé e del proprio lavoro ai ragazzi,  descrivendo i caratteri delle associazioni di stampo mafioso e soffermandosi sulle difficoltà di chi si trova in prima linea a combatterle, sui sacrifici e sulla solitudine che a volte circondano i magistrati, ammettendo, con coraggiosa semplicità, che la paura è umana ma va superata da ciascuno di noi nelle scelte di ogni giorno. Sono stati così ottenuti significativi risultati che hanno inflitto numerose sconfitte al crimine organizzato, prima fra tutti la diffusione di una cultura della legalità tra le nuove generazioni che si opponga alla mentalità criminosa.

Non sono mancati riferimenti concreti al territorio comasco ed alla situazione attuale, dato che la crisi legata alla pandemia spinge soprattutto le piccole imprese in difficoltà a trovare liquidità al di fuori dei canali legali.

La testimonianza del Procuratore Piacente ha coinvolto e toccato i ragazzi che lo hanno seguito con grande attenzione e posto numerose domande. “La ringraziamo e la ammiriamo” ha concluso un alunno al termine dell’incontro.

Ora ciascuno torna alle proprie occupazioni, ma con qualcosa in più: il magistrato forse si sentirà circondato da nuovo affetto e gli alunni avranno ancora più consapevolezza che la propria sicurezza è protetta da uomini che, senza clamore, ogni giorno si spendono per la legalità e la giustizia.