Erba

Erba, l’esperienza del ‘whistleblower” Andrea Franzoso alla Puecher

Caterina Franci 17 Settembre 2019

Erba, Scuola

Andrea Franzoso con la dirigente scolastica Anna Toffoletti

 

ERBA –  Mercoledì 11 settembre, in mattinata, i docenti della scuola secondaria di I grado e delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo Puecher di Erba hanno incontrato il “whistleblower” per antonomasia, Andrea Franzoso, noto per aver portato alla luce gli illeciti avvenuti all’interno dell’azienda per cui lavorava, Ferrovie Nord Milano.

Questo incontro, voluto dai docenti della Commissione Legalità, Patrizia Calcaterra – Roberta Frigerio – Giovanna Marelli – Monica Mengacci e ampiamente accolto e sostenuto dalla Dirigente Scolastica Anna Toffoletti, e gratuitamente agevolato da La Libreria di Via Volta  ha rappresentato, in questa fase di inizio anno, un momento di formazione e riflessione sul valore dell’onestà, anche quando fa rima con disobbedienza, sul coraggio di vincere la paura per far valere la cultura della legalità contro la disonestà e l’illegalità.

Il tutto nella prospettiva di leggere il suo libro “#disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione”, edito da De Agostini, con i bambini delle classi IV e V della scuola primaria e con i ragazzi della scuola secondaria di I grado e, successivamente, di creare l’occasione di incontro, del tutto speciale, tra lettori e scrittore/protagonista che, come in tutte le situazioni simili precedenti, si è rivelato un vero successo.

“Anche se Andrea a causa della sua onestà ha perso il lavoro, va avanti per la sua strada, a schiena dritta, sempre contento e con il cuore libero, mentre la sua pagina Facebook e la sua casella mail vengono letteralmente inondate di lettere e messaggi da ragazzi, giovani, genitori, adulti, da coloro che, per un motivo o un altro, si riconoscono in lui o in lui cercano aiuto. O, semplice-mente, da chi si congratula per quello che ha fatto” spiegano i docenti.

Così l’Istituto Puecher, con la collaborazione della Libreria di Via Volta, porterà tra le mura scolastiche davvero un bell’esempio per i ragazzi, un esempio positivo che ha tanto da raccontare ed insegnare e, mai come in questo caso, non solo con le parole.