ERBA – Non solo studenti, anche i bimbi dell’asilo e della scuola dell’infanzia sono “costretti” a casa per via dell’emergenza Coronavirus e così sarà, verosimilmente, fino a settembre, quando l’attività scolastica, compresa quella per i più piccoli, riprenderà con tutte le accortezze del caso.
Ma come affrontare la ripresa in strutture come gli asili, dove è impensabile poter mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 metro e tanto meno svolgere la didattica online, considerando anche che i genitori torneranno al lavoro e non tutti possono contare su un supporto? Ne abbiamo parlato con Alessia Galli, coordinatrice dell’Asilo Magolibero di Erba.
“Il nostro nido accoglie bimbi dai tre mesi fino ai 3 anni – ha spiegato Alessia – attraverso i nostri educatori e operatori offriamo dunque un servizio di accudimento primario che non può essere delegato ad altri. La ripresa, naturalmente, è al centro dei nostri sforzi, auspichiamo vivamente ci sia un tavolo di lavoro concreto su questo tema”.

Da fine febbraio, quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, Alessia e il suo team di 16 operatori si sono adoperati per continuare il lavoro portato avanti con i bimbi al nido: “Abbiamo riformulato il programma educativo per renderlo accessibile ai genitori e consentire loro di lavorare con i bambini durante questi giorni di quarantena – ha spiegato – la formazione per noi va avanti in forma telematica, con gli educatori ci sentiamo quotidianamente in Zoom per preparare l’attività e i progetti che erano stati avviati. Ai genitori proponiamo alcune riflessioni e possibili sperimentazioni: il materiale e le diverse informative vengono mandati via mail”.
Non per tutti è facile, e l’attività portata avanti nel ‘Nido a distanza’, com’è stato ribattezzato, cerca proprio di andare incontro alle situazioni più disparate: “In alcune famiglie entrambi i genitori lavorano e l’accudimento dei figli è affidato ad altre figure, in altre magari c’è solo un genitore senza supporti, così come alcuni non hanno a disposizione giardino o balcone per attività all’aperto – ha spiegato Alessia – l’obiettivo è fare un lavoro quotidiano che coinvolga tutti alla stessa misura”.
Proprio per andare incontro alle difficoltà che alcuni genitori potrebbero incontrare in questo periodo, l’asilo ha attivato, a partire dalla prossima settimana, uno sportello di supporto pedagogico, sempre ‘telematico’: “I genitori possono contattarmi via mail, io fisserò un appuntamento e potremo parlare, via zoom, in whatsapp o chi preferisce anche solo al telefono” ha detto Alessia “in questo modo speriamo di poter fare sentire maggiormente la nostra presenza ai genitori che, probabilmente, sono più ‘sperduti’ dei bambini in questa situazione”.
Secondo la coordinatrice, infatti, la quarantena forzata non influisce negativamente sui bambini, quanto più su mamma e papà: “I genitori devono assolutamente chiedersi come fanno vivere i propri figli, in questi giorni. Se si parla troppo spesso di cose negative e problemi, se la tele è sempre accesa sui notiziari, se non ci si prende mai il tempo per fare qualcosa insieme, non necessariamente legato alle nostre attività, il rischio è che il bambino ne risenta. Basta poco – ha detto Alessia – fare un disegno assieme al posto che guardare la tele, parlare di cose belle, creare una routine, può farli sentire più sicuri. Alla fine, i bambini non sanno e non capiscono cos’è il Coronavirus, tanto vale non appesantire la situazione infondendo loro paure”.
“Capiamo che la situazione non è facile, i genitori però devono ricordarsi che devono continuare a fare i genitori, e non “sostituirsi” agli educatori, pur in questo momento distanti per cause di forza maggiore. A settembre, speriamo, riprenderemo l’attività, anche se non sappiamo ancora in che termini. Stiamo pensando, magari, di proporre ingressi al nido scaglionati, dando magari priorità ai bimbi i cui genitori lavorano entrambi. Ma allo stesso tempo non vogliamo creare genitori di classe A e genitori di classe B, pertanto ci stiamo ragionando. Noi stiamo facendo del nostro meglio, sperando che anche da chi di competenza arrivino indicazioni puntuali” ha concluso Alessia.