Ponte Lambro

Alunni di Ponte Lambro in mostra fino al 15 febbraio

Admin Altreforme 4 Febbraio 2014

Ponte Lambro, Scuola

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Ponte mostra bambini

PONTE LAMBRO – Giornali, riviste, televisione, cartelli pubblicitari, internet: i mass media scandiscono una società, la nostra, costruita sulla vorace assunzione di immagini. In questa giungla iconografica il nostro sguardo può essere ingordo e passivo o critico, consapevole, attivo. «Impara l’arte e non metterti in disparte» vuole guidare i ragazzi nell’acquisizione di quegli strumenti utili a decifrare la fìtta rete di stimoli visivi a cui siamo quotidianamente sottoposti, scoprendo insieme il delicato confine tra «vedo, quindi sono» e «guardo, quindi sono». Dopo gli incontri che hanno visto i ragazzi dell’istituto “Aldo Moro” di Ponte Lambro protagonisti, da venerdì 31 gennaio è aperta al pubblico la mostra con il risultato di tutto il percorso. I lavori rimarranno esposti fino al 15 febbraio nella sala consiliare del Comune di in orario di ufficio (vedi articolo precedente).

Il progetto si è svolto in diverse fasi e ha esplorato le più comuni tecniche di produzione di immagini: collage, pittura, disegno, piccoli spunti teatrali e la fotografia, mezzo attualissimo che ha fatto giocare, divertire e riflettere, e che ha accompagnato ogni passo del viaggio. I temi affrontati hanno spaziato da un’iniziale osservazione del contesto (cosa c’è dietro a un’immagine, cosa nasconde, cosa rivela, cosa vuole comunicare e come, come viene manipolata perché raggiunga la perfezione) all’analisi dello stesso (vedere, guardare, osservare: l’importanza di saper distinguere queste tre azioni simili). Si è quindi passati all’esplorazione dell’«immagine di noi stessi» e alla riflessione su quei potentissimi mezzi di costruzione dell’identità che sono oggi i social network.

Soddisfatto del laboratorio anche il sindaco, Andrea Cattaneo: “In tempi avari di futuro, bisogna aiutare i giovani a continuate a sognare, a guardare lontano e a perseguire la propria strada sia professionale che sociale. Il bando della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca ha permesso a delle giovani di esprimere le proprie professionalità e capacità e a dei giovani di incontrarsi, confrontarsi, migliorarsi ed esprimere i propri sogni. Mi congratulo inoltre con il preside Riccardo Radaelli perché dimostra ancora una volta di dirigere una scuola capace di svolgere con rinnovato impegno il suo ruolo insostituibile di servizio pubblico”.