COMO – Si segnala un nuovo decremento nei numeri relativi all’epidemia di Covid nel territorio di Ats Insubria (Como e Varese): “I dati non sono ancora consolidati e restano rilevanti, ma la tendenza è ad una nuova flessione – il commento del dottor Paolo Brugheroni, Direttore Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – su tutto il territorio contiamo 3.555 nuovi casi nell’ultima settimana, dall’1 al 7 aprile, di cui 1478 a Como e 2.077 a Varese. Complessivamente da due settimane il numero dei nuovi positivi è in calo, l’età media dei malati si attesta sempre tra i 40 e i 50 anni. La campagna vaccinale è sicuramente un’arma importantissima nella lotta al virus ma non dobbiamo abbassare la guardia – ha dichiarato Brugheroni – continuiamo ad essere attenti alla prevenzione e rispettiamo le misure di distanziamento”.
Anche l’indice Rdt è in diminuzione in tutto il territorio di Ats Insubria. L’incidenza dei nuovi positivi ogni 100 mila abitanti è scesa nell’ultima settimana a 240,31 (251,87 in Proincia di Como e 232,71 in quella di Varese). “Il trend, in tutti gli ambiti dell’Agenzia, è in miglioramento, un miglioramento che va però consolidato e stabilizzato”.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, resta fisso l’obiettivo di concludere entro l’11 di aprile le somministrazioni (prima dose) alla popolazione over 80 residente nel territorio di Ats Insubria: “Siamo al 67% di copertura – ha fatto sapere Brugheroni – in questo dato sono però esclusi i pazienti a domicilio. Le vaccinazioni degli operatori scolastici hanno invece raggiunto una copertura del 92%, siamo molto soddisfatti”.
Sull’uso di AstraZeneca, raccomandato, dopo le valutazioni dell’Agenzia Europea per i medicinali, per i cittadini over 60, Ats ha commentato: “Nella fascia di età 60-79 anni, quella per cui, come da indicazioni del Ministero della Salute, è preferibilmente consigliato utilizzare il siero AstraZeneca, ci saranno verosimilmente molte persone che non potranno ricevere il vaccino per problemi di salute. La valutazione verrà fatta in loco, il giorno della convocazione, dal medico vaccinatore e, nel caso in cui il paziente dovrà essere vaccinato con altro siero (Pfizer o Moderna) verrà verificata la disponibilità in loco altrimenti il paziente verrà rinviato ad un altro giorno per sottoporsi al vaccino. Nei giorni scorsi in Regione sono arrivate buone forniture di AstraZeneca e di Pfizer, l’apertura anticipata delle prenotazioni per la fascia 70-75 anni è anche legata alla disponibilità dei vaccini” hanno concluso.