Fine dell’emergenza: “Oggi il Covid fa meno paura, ma resti l’attenzione”

Caterina Franci 31 Marzo 2022

Sanità

Pierpaolo Maggioni, Direttore Sanitario dell’Ospedale Sacra Famiglia di Erba

 

ERBA – Termina lo stato di emergenza da Covid-19 ma i dati degli ultimi giorni parlano di contagi in crescita: in Lombardia ieri i nuovi casi sono stati oltre 9 mila, in provincia di Como 482, oltre mille a Brescia.  E’ prudente allentare le misure anti Covid adesso e quali conseguenze dovremo aspettarci? Ne abbiamo parlato con il Direttore Sanitario dell’Ospedale Sacro Cuore di Erba, Dott. Pierpaolo Maggioni.

“Dal 1° aprile inizierà questo nuovo ‘stato dell’arte’, penso sia giusto così – ha dichiarato – il Covid oggi fa molta meno paura, grazie alla campagna vaccinale, che è andata bene. Ciò non toglie che per alcuni soggetti, principalmente non vaccinati o fragili, il virus rappresenti ancora una minaccia concreta. Oggi in Ospedale abbiamo cinque pazienti ricoverati giunti in Pronto Soccorso con una polmonite da Coronavirus. Da non dimenticare poi l’alto numero di asintomatici”.

Per il dottor Maggioni la nuova fase che sta per iniziare va accolta con positività, senza timori e, soprattutto, mantenendo alti l’attenzione e il senso di responsabilità: “Il Covid oggi è molto meno pericoloso e abbiamo i vaccini, strumento essenziale e che sta funzionando. Non dobbiamo comunque abbassare la guardia, il virus c’è e circola ancora anche se con meno aggressività. In Ospedale chiederemo ai visitatori di andare a trovare i parenti ricoverati uno alla volta, per evitare assembramenti rischiosi nelle stanze. Il buonsenso va mantenuto, anche se siamo definitivamente fuori dalla fase emergenziale”.

Lecito chiedersi infine cosa accadrà durante la stagione invernale, quando l’epidemia sembra raggiungere il suo picco: torneremo a nuove misure restrittive o potremo catalogare il Covid come la ‘nuova’ influenza stagionale? “La mia impressione – ha detto il dottor Maggioni – è che questa forma virale para-influenzale si comporterà in maniera simile alla tradizionale influenza. In questo senso penso ad un vaccino ad hoc da somministrare annualmente alle persone fragili – anziani, pazienti con patologie – e che agisca anche sulle eventuali varianti del Coronavirus”.