Contagi, tamponi e quarantene. Codacons: “In Lombardia emergenza sanitaria”

viviana 28 Dicembre 2021

Sanità

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Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli Emergenza Cronavirus_medici al lavoro al pronto soccorso_foto Matteo Biiatta (Credit Provincia Lombardo Veneta Fatebenefratelli)

MILANO – Il rialzo dei contagi da Covid 19 ha scatenato la corsa al tampone e in Lombardia, regione più popolosa d’Italia, le liste di attesa sono molto lunghe. Sul caso interviene il Codacons che parla di “emergenza sanitaria”.

“I dati parlano chiaro, in Lombardia si sta assistendo ad una vera e propria emergenza sanitaria causata dallo scoppio dei contagi dovuti alla variante Omicron che sta mettendo a nudo, ancora una volta, tutti i limiti della sanità lombarda, che già aveva fortemente vacillato un anno fa”.

Codacons segnala il caso del capoluogo di regione, Milano, con 75mila persone chiuse in casa, tra contagiati, contatti stretti ed isolamenti

“Davanti a questa emergenza però la soluzione politica, invece di trovare una risposta seria nei confronti del prevedibile aumento dei ricoverati nelle strutture ospedaliere, è quella di rivedere le regole delle quarantene”.

Non vanno meglio le cose a Monza:

“Emblematico quanto sta accadendo a Monza, dove in Viale delle Industrie si assiste a centinaia di macchine in coda al drive through, sin dalle prime ore del mattino, nella speranza di poter fare un tampone, per verificare se si è positivi al Covid-19 oppure no, con considerevoli disagi per tutta la popolazione – denuncia il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – e davanti a questa situazione la risposta della politica non può essere quella di scaricare le responsabilità sui comuni cittadini, ma quella di interrogarsi sulla completa assenza di una politica volta a risolvere gli annunciati problemi che avrebbe causato la variante Omicron (come si poteva prevedere dall’esperienza del Regno Unito)”.

Codacons conclude annunciando la richiesta di intervento al Governo:
“Una sanità lombarda che ancora una volta ha dimostrato tutti i suoi limiti, dimostrando una completa assenza sul territorio, sequenziamento della variante quasi assente, pochissima se non nulla assistenza domiciliare a chi ne ha bisogno ecc. Chiederemo un intervento al Governo, finalizzato a risolvere quanto sta accadendo in Lombardia.”