Erba

Avis Erba: “Malaria: attenzione alta ma nessuna preoccupazione”

Lorenzo Colombo 9 Settembre 2017

Erba, Sanità

Il Presidente Avis Erba Andrea Cattaneo

ERBA – Gli appelli che si susseguono in questi giorni – segnale il Presidente Avis Erba Andrea Cattaneo – sono utili per ricordare a tutti i donatori di sangue, o a chi sta pensando di diventarlo, di considerare bene la situazione epidemiologica della località dove ha soggiornato. L’attenzione deve esserci, sia per chi torna da un viaggio all’estero, sia per soggiorni in alcune zone d’Italia.

In evidenza l’ultima circolare del Centro Nazionale Sangue dello scorso 6 settembre, che ha previsto la sospensione dalla donazione per le persone che abbiano soggiornato in alcune province della Grecia, in seguito ad alcuni casi di malaria autoctona.

“Di malaria se ne è parlato diffusamente in questi giorni per il recente caso della bambina di Trento, ma c’è da segnalare che per Avis non si tratta di una novità assoluta, infatti la sospensione per alcune province della Grecia esisteva già negli anni passati  -spiega il presidente Cattaneo – Inoltre, secondo i report del Ministro della salute, tra il 2011 e il 2015 abbiamo avuto circa 3.800 casi di malaria in Italia, di cui almeno l’80% importati e la stragrande maggioranza di questi dovuti a immigrati regolari tornati nei Paesi di origine senza aver compiuto alcuna profilassi. Solo il 13% sono immigrati al primo ingresso. I casi autoctoni accertati sono stati solo 7 su 3.800, di cui 2 indotti, ovvero causati da contaminazioni ospedaliere, e gli altri dovuti a zanzare trasportate con bagagli o a zanzare nostrane che hanno punto soggetti infetti e hanno poi trasmesso il virus. Quanto al caso della bambina di Trento deceduta, sarà molto importante che il Centro Nazionale Sangue conosca i risultati approfonditi del caso e si sappia dove la bimba ha contratto la malaria”.

Sempre il presidente Cattaneo prosegue: “Comunque ad oggi  la patologia più ricorrente è quella legata al West Nile Virus, per la quale esiste un accurato sistema di controllo e di segnalazione su tutto il territorio nazionale e per la quale scatta in automatico la sospensione per 28 giorni per tutti gli aspiranti donatori che hanno soggiornato per almeno una notte nei territori ‘dove il virus circola’, oppure, in alternativa, essi sono sottoposti ad un test per la ricerca del virus. Esiste poi in questo momento un focolaio di Chikungunya – una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette – vicino al confine con la Francia, nella zona di Nizza e delle Alpi Marittime. In Italia, proprio oggi (venerdì, ndr) è arrivata la segnalazione dal CNS di casi in Lazio, nella zona di Anzio”.

Possiamo comunque contare su medici e veterinari molto bravi, capaci di associare i sintomi alla patologia, sia per quanto riguarda la Chikungunya che il West Nile Virus tiene a precisare il presidente che conclude: “Come Avis noi facciamo ai donatori tutti gli esami necessari e studiamo i donatori in profondità dal punto di vista epidemiologico. All’occorrenza siamo attrezzati per fare gli esami su leishmaniosi, chagas e altre patologie. Donatori e riceventi possono essere assolutamente tranquilli della qualità del sangue donato e trasfuso”.