Como

Al Sant’Anna presentato l’Ambulatorio di Fisioterapia Respiratoria

Lorenzo Colombo 29 Giugno 2018

Como, Sanità

COMO – La Pediatria del Sant’Anna potenzia l’offerta per i pazienti più fragili con il nuovo Ambulatorio di Fisioterapia Respiratoria e Pneumologia Pediatrica. Il servizio, attivato a maggio, si avvale della collaborazione con l’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica e, grazie a una sinergia tra il reparto diretto da Angelo Selicorni, i Lions Club Monticello e Como Host e la Lega Fibrosi Cistica, ora può contare anche sul supporto del Centro Regionale Fibrosi Cistica della Clinica de Marchi – Policlinico di Milano.

Grazie a una raccolta fondi del novembre scorso, a cui ha partecipato anche l’ex calciatore comasco Luca Zambrotta, con la quale sono stati raccolti 5mila euro, le attività dell’ambulatorio del presidio di San Fermo si arricchiscono della consulenza  di esperti fisioterapisti respiratori della struttura milanese.

Il nuovo ambulatorio, che si occupa di diagnosi e cura di problematiche respiratorie, ha già in cura una decina di bambini con patologia respiratoria cronica o affetti da quadri complessi di malattie rare, spesso geneticamente determinate, che mostrano una comorbidità respiratoria. Il fine è quello di offrire loro una migliore qualità della vita e evitare la riacutizzazione delle patologie respiratorie e i ricoveri.

Per i piccoli pazienti comaschi non sarà più necessario recarsi a Milano per svolgere alcune visite o la riabilitazione, ma potranno farlo nell’ospedale più attrezzato vicino a casa.

“Questa attività – spiega il primario Selicorni – va a completare l’offerta della nostra Pediatria nei confronti dei cosiddetti ‘bambini fragili’ a cui sono dedicati specifici percorsi nel Day Hospital pediatrico e per cui è attivo da due anni anche un Ambulatorio di Gastroenterologia e Nutrizione per i bambini disabili e affetti da malattie rare. Grazie all’expertise dei riabilitatori della De Marchi anche noi potremo ulteriormente formarci in questo settore”.

Il ringraziamento al gruppo di lavoro è stato tributato oltre che dal primario Selicorni anche dal direttore sanitario Fabio Banfi, che ha sottolineato l’importanza della sinergia che si è creata con il territorio e ha evidenziato l’impegno dell’Azienda per potenziare l’offerta sanitaria anche per la presa in carico dei bambini più fragili.

Oggi, venerdì 29 giugno, sono intervenuti anche i pediatri del Sant’Anna Filippo Favuzza, presidente del Club Monticello, e Pietro Cantone, membro Lions, che si sono prodigati per rendere concreto e operativo il progetto di potenziamento dell’ambulatorio. Enrico Tallarita, direttore del Dipartimento di Riabilitazione, ha poi posto l’accento sull’attenzione alla disabilità e sugli sviluppi positivi del fare rete tra professionisti e realtà del territorio e Alfredo Caminiti, direttore del Dipartimento Infantile, ha sottolineato i vantaggi per bambini e famiglie. Infine, la coordinatrice della Fisioterapia Pierangela Torresani ha ricordato l’importanza della presa in carico del paziente cronico e la collega fisioterapista Claudia Bonetti, che si occupa dell’ambulatorio con il dottor Favuzza, ha ricordato come per molti bambini l’attività riabilitativa respiratoria sia un’esigenza quotidiana.

L’incontro di oggi è stata l’occasione per stilare il bilancio sull’utilizzo del protossido di azoto in Pediatria. A seguito di una donazione dei Lions della primavera del 2017 il reparto del Sant’Anna ha avuto la possibilità di dotarsi di un’apparecchiatura per la sedazione dei bambini con questo gas. A oggi sono stati trattati 105 pazienti di età compresa tra 2 e 17 anni.

Il protossido di azoto, già utilizzato da anni in sala operatoria, è un gas anestetico, naturalmente presente nell’atmosfera, che ha proprietà sedative, ansiolitiche, moderatamente analgesiche e amnesiche. E’ incolore, non infiammabile, con un sapore lievemente dolciastro

“In medicina  – spiega il primario – viene somministrato per via inalatoria, tramite mascherina o cannule nasali, sotto forma di miscele di ossigeno (al 70%, al 50% o al 30%). L’inalazione di questa miscela induce uno stato di sedazione cosciente, durante il quale vengono conservati la capacità di respirare autonomamente, i riflessi protettivi delle vie aeree e la capacità di rispondere a stimoli verbali”.

L’effetto si manifesta dopo tre minuti dall’inizio dell’inalazione e altrettanto rapidamente scompare dopo la sua sospensione. La sua eliminazione avviene per via respiratoria, per cui può essere utilizzato anche nei pazienti con insufficienza epatica o renale. Gli effetti collaterali sono rari e rapidamente reversibili con la sospensione della somministrazione.

“Dopo la donazione – prosegue – abbiamo approntato una procedura aziendale in collaborazione con la UOC di Anestesia e Rianimazione, diretta da Paolo Barone per permetterne l’uso da parte di personale medico e infermieristico pediatrico. E’ stato quindi attivato il necessario percorso formativo che ha riguardato tutti i medici e gli infermieri della Pediatria. Espletate questi indispensabili passaggi, da luglio 2017 si è iniziato a utilizzare l’apparecchiatura”.