Ponte Lambro

Testamento Biologico, critiche da Surianello, Cocchiararo favorevole

Caterina Franci 16 Dicembre 2017

Ponte Lambro

Giuseppe Surianello

PONTE LAMBRO – “Nel prossimo consiglio comunale bisognerà discutere sull’approvazione del Registro per la raccolta di Testamenti Biologici e del relativo Regolamento. Sono molto perplesso rispetto al regolamento proposto, il Sindaco parla di lungo lavoro, ma la verità è che ci troviamo di fronte al solito balletto mediatico per mettersi in evidenza”.

La dichiarazione è del consigliere comunale Giuseppe Surianello (Tutti per il Futuro di Ponte Lambro): “Credo che su un provvedimento del genere sarebbe stata necessaria una condivisione ampia con la popolazione ed una discussione sviluppata anche con esperti in materia, invece tutto si è svolto in segreto all’interno della maggioranza. Avrei preferito un Consiglio Comunale aperto di informazione e poi dopo i corretti approfondimenti la discussione in Consiglio“.

Surianello ha aggiunto: “Non sarà certo un  regolamento a risolvere i complessi problemi umani, clinici e relazionali che riguardano il fine vita, specie in relazione al dibattuto problema dell’alimentazione e dell’idratazione. Il rischio è che questi passaggi legislativi, presentati come rincorsa verso la modernità e la civiltà, mentre i critici vengono dipinti come bigotti, siano solo il pretesto per introdurre l’eutanasia”.

Quindi l’affondo finale: “E’ evidente che il Sindaco Pelucchi e la sua amministrazione vivono questi temi molto superficialmente, prima la facciata mediatica, il buonismo ed in ultimo gli aspetti veri, legislativi, morali e deontologici. Io sono per la “tutela del diritto alla vita, alla salute, alla dignità ed alla valorizzazione della relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico” – ha concluso Surianello – non per il “diritto della morte””.

Francesco Cocchiararo

Anche il consigliere Francesco Cocchiararo (Valori in Comune) è intervenuto sul tema: “Ricevuto il regolamento ho potuto leggerlo e fare le mie riflessioni – ha commentato – confrontandomi anche con altre persone tra cui esponenti politici del territorio e non. La realtà è che siamo di fronte ad un tema di libera coscienza, e si è visto anche in Senato, dov’è stato dato un imput di libero voto. Voglio dire che ogni interessato in questa riflessione ha il diritto di scegliere ciò che ritiene, nel nostro caso di votare. A nome personale esprimo quindi il mio parere anticipando che voterò favorevolmente a questo strumento. Se non ci fosse – ha concluso – non potremmo fare questa scelta”.