Zona “tax free”: l’appello di Fermi va in Parlamento

Admin Altreforme 21 Febbraio 2014

Economia/Lavoro, Politica

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Alessandro Fermi consigliere regionaleMILANO – «Istituzione di una Zona economica speciale nelle aree lombarde che confinano con la Svizzera: la proposta di legge al Parlamento deliberata venerdì 21 febbraio dalla Giunta regionale raccoglie in pieno lo spirito dell’ordine del giorno che avevo portato in Consiglio in occasione dell’approvazione della nuova legge sulla competitività. Appena dieci giorni dopo, il mio appello sulla creazione di un’area “tax free”, raccolto da tutta l’aula, è già diventato una priorità. Ringrazio la Giunta per la sensibilità e la tempestività dimostrate».

Il consigliere regionale di Forza Italia Alessandro Fermi, primo firmatario dell’odg su “Attrattività e competitività delle province di confine”, commenta con favore l’approvazione di una proposta di legge da inviare alle Camere su sgravi e agevolazioni fiscali riservate alle aziende nuove o esistenti che «oggi sono lasciate sole ad affrontare il gap di burocrazia, fisco e politiche di attrattività che anche un motore d’Europa come la Lombardia è costretto a pagare nei confronti della Svizzera, tanto più in un contesto in cui, dopo il recente referendum, la Confederazione Elvetica si prepara a contingentare il numero dei lavoratori stranieri», spiega il consigliere albavillese.

Nella ZES (una ZES è una zona all’interno di una nazione in cui sono adottate specifiche leggi finanziarie ed economiche costruite con l’obiettivo di attrarre investitori stranieri che potrebbero essere interessati a fare affari in una zona dove ricevono trattamenti vantaggiosi in termini fiscali, economici e finanziari) sono ammesse aziende che svolgono attività di natura industriale, artigianale e commerciale, nonché aziende di servizi in genere. Le imprese già presenti nel territorio al momento della costituzione della ZES sono registrate come aziende della ZES e, quindi, assimilate alle nuove imprese, fatta eccezione per le agevolazioni fiscali per le quali viene applicato un sistema differenziato.

«La proposta che parte oggi dalla nostra Regione – conclude – prevede strumenti importanti come l’esenzione pluriennale da IRES, IRAP, IMU e TARSU e la riduzione per 5 anni del costo del lavoro, con un occhio di riguardo riservato alle piccole e medie imprese, che potranno godere dei benefici per periodi ancora più lunghi (consulta qui il regime fiscale). Spero che il Parlamento e il Governo mostrino adesso nei fatti la stessa attenzione agli imprenditori e ai lavoratori che continua a riservare la Lombardia e arrivino in tempi brevi a istituire la Zona Economica Speciale, di cui si avverte un grande bisogno».

L’istituzione di una ZES in Lombardia appare, infatti, la ricetta ideale per rilanciare gli investimenti esteri, mantenendo al contempo il tessuto produttivo, l’occupazione, la competitività e lo sviluppo dei settori industriale e manifatturiero, che costituiscono la spina dorsale dell’economia lombarda.