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Villa Nava a Erba: la Lega vuole vederci chiaro

Admin Altreforme 24 Settembre 2013

Erba, Politica

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Villa Nava Erba settembre 2013

ERBA – Un’interrogazione della Lega per fare un po’ di chiarezza sulla situazione di villa Nava. Il testo, presentato da Erica Rivolta ed Eugenio Zoffili, verrà discusso nel prossimo consiglio comunale, lunedì 30 settembre.

“Villa Nava, uno dei tesori architettonici di Erba, da anni sta vivendo un triste progressivo degrado visibile a tutti coloro che entrano in Erba da Ponte Lambro – scrivono nell’interrogazione i leghisti – La decisione di mettere a bando la vendita della villa per 2.990.000 euro ha visto poi da parte della società Santaliberata l’aggiudicazione per la notevole cifra di 3.021.000 euro proprio nel momento di massima quotazione degli immobili immediatamente precedente la crisi del 2008”. Poi è arrivata la crisi. “La mancata tempestiva escussione della fideiussione ha innescato un contenzioso ancoro in corso tra il Comune di Erba e la società Santaliberata”.

L’ulteriore messa a bando non ha portato alcun risultato. “Lo scorso 5 dicembre il Comune di Erba ha proceduto davanti al notaio Stefano Leoni alla firma della permuta con la Rigamonti Francesco Spa. Oggetto della permuta il compendio di villa Nava per un valore di 1.915.000 euro e il centro emergenza erbese (Vigili del Fuoco e Lariosoccorso) per un valore di 1.600.000 euro oltre alla differenza di 315.000 euro. Nel progetto di massima allegato alla permuta sono previsti un numero di posteggi pubblici decisamente limitato rispetto all’esigenze del quartiere”, secondo la Lega.

La Rivolta e Zoffili chiedono dunque all’Amministrazione se abbia in corso trattative con l’operatore per “concordare” la tipologia dell’intervento (numero e dimensioni delle unita abitative), se è stata valutata la reale necessità di posteggi pubblici a uso degli abitanti e dei cittadini che frequentano il quartiere, magari suggerendo la costruzione di un certo numero di box, ma anche “se ci siano pericoli di crollo, anche parziale, delle parti più rovinate del tetto e dei cornicioni e se le protezioni posizionate negli anni scorsi, soprattutto verso la strada, escludano qualsiasi rischio per l’incolumità dei cittadini”.