CASTELMARTE – Anche Castelmarte si prepara alle Amministrative 2014. I giochi sono ancora aperti e, in attesa di scoprire chi saranno i candidati sindaci, abbiamo intervistato l’attuale primo cittadino, Paolo Colombo, che dopo 15 anni da primo cittadino ha deciso di “farsi da parte” per dare spazio alle nuove generazioni.
Colombo, eletto nel 2009 con la lista civica “Per Castelmarte”, ha infatti rivestito la carica di primo cittadino per 10 anni consecutivi. Poi la “pausa” per un mandato, per legge, e poi la rielezione cinque anni fa. A lui abbiamo rivolto 10 domande, al fine di tirare le somme di tutti questi anni di lavoro al servizio dei suoi concittadini: quali dubbi, quali difficoltà ma anche quali gioie lo hanno accompagnato in questi mandati.
1) Cosa lascia in eredità al suo successore?
Lascio un paese decoroso, che deve essere continuamente mantenuto tale. Vorrei che chi prendesse il mio posto lo difenda dagli attacchi esterni che nulla hanno a che vedere con i piccoli paese.
2) Quali i problemi irrisolti e che richiedono urgentemente ancora una risposta?
L’allargamento della strada che va verso il passaggio a livello (da via san Rocco alla Arosio-Canzo) ha la priorità assoluta ma credo che anche il parco comunale meriti di essere riqualificato.
3) C’è qualcosa che aveva promesso nel programma elettorale e che non è riuscito a mantenere?
Si: volevo intervenire sul parco comunale, con una importante riqualificazione. Era stato indetto anche un concorso con il Politecnico ed era un intervento di un certo rilievo, anche come costi. Non si è potuto fare per favorire il sociale. Un’altra cosa è appunto l’allargamento della strada verso il passaggio a livello: ho avanzato molte richieste di contributi, ma non sono mai arrivati.
4) Di cosa si pente in questo suo quinquennio da sindaco?
Non sono pentito di niente però lascio con un po’ di rammarico perché ormai il Comune è diventata una seconda famiglia, dopo 15 anni di sindaco e 20 anni di attività in Municipio.
5) Qual è la cosa che ha fatto in questo mandato di cui va più orgoglioso?
Sicuramente il recupero dell’ingresso principale del Comune, di Villa Castelli. Siamo riusciti a trovare un accordo e a mettere fine a un contenzioso che durava da vent’anni. Riottenere il passaggio principale è stato un ottimo risultato. Un’altra bella soddisfazione è quella di essere riuscito a mettere in sicurezza la viabilità Arosio-Canzo, realizzando anche la rotatoria. Doppia soddisfazione, perchè l’opera è stata praticamente a costo zero grazie ai contributi di Provincia e privati.
6) Come ha vissuto i rapporti con le minoranze?
Benissimo. Devo dire che dopo un primo consiglio chiarificatorio con l’onorevole Rizzi, dalla minoranza abbiamo sempre avuto un concreto appoggio nelle scelte politiche. Una minoranza costruttiva e stimolante.
7) Qual è il ricordo più bello di questi 5 anni?
Il rapporto di collaborazione con la parrocchia e con don Franco, ex parroco, e con il parroco attuale don Angelo Gervasoni, di reciproca collaborazione, e con le associazioni. Si è potuto fare tanto grazie a loro, come ad esempio il centro polifunzionale in paese e la cosa bella è quella di non esserci mai duplicati. Abbiamo convenzionato tutte le strutture sul territorio, affinchè tutti ne possano usufruire. E poi la ristrutturazione del palazzo municipale.
8) C’è qualche consiglio che si sente di dare al suo eventuale successore?
No perché ognuno deve usare la propria testa, le proprie capacità. Il prossimo primo cittadino sono sicuro che avrà tutto l’entusiasmo necessario: l’unico rammarico è che entra in un momento non facile.
9) Si dia un voto per questo mandato
Non voglio darmi un voto, è giusto che siano i cittadini ad esprimersi. Vorrei però chiedere scusa a chi si aspettava di più e in buona fede non sono riuscito ad accontentare.
10) Si ricandida?
No, preferisco lasciare spazio ai giovani. E’ stata una scelta difficile, ma credo che sia la cosa più giusta da fare.
(credit foto sito internet www.comune.castelmarte.co.it)