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Variazione di bilancio: le minoranze contro le consulenze esterne

Admin Altreforme 3 Luglio 2014

Erba, Politica

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Comune di Erba (2)ERBA – Consulenze esterne? Le minoranze non ci stanno.

La variazione di bilancio votata in Consiglio comunale nella serata di mercoledì 2 luglio ha portato alla ribalta il tema delle consulenze esterne e delle prestazioni di servizio.

“Mi chiedo perchè se si dice che sono stati raggiunti gli obiettivi dei dirigenti, poi occorre ricorrere alle consulenze esterne”, ha sottolineato il consigliere di minoranza Michele Spagnuolo.

“E’ faticoso condividere queste scelte quando vediamo che, a fronte di consulenze di migliaia di euro, ci sono poi piccoli investimenti nelle politiche giovanili o nel campo delle borse lavoro”, ha spiegato la consigliera di opposizione Giovanna Marelli.

Critiche che non sono piaciute né al sindaco, Marcella Tili, pronta a mostrare il ricco faldone di consulenze esterne richieste delle amministrazioni precedenti alle sue, né al consigliere Paolo Farano. “Ci sono temi specifici che non possono essere affrontati dagli uffici – ha illustrato l’ex assessore ai Lavori pubblici – Ci sono consulenze che sono indispensabili. Si criticano gli 84 mila euro spesi per via Milano, ma vogliamo ricordare i 70 mila per un parcheggio a Erba alta di cui non era mai stato chiesto il parere alla Soprintendenza o i 35 mila euro spesi per due progetti della scuola di Buccinigo andati a vuoto o ancora gli 85 mila euro per la piazza Prepositurale?”.

Una discussione accesa, tanto che durante le dichiarazioni di voto, il presidente del consiglio Matteo Redaelli ha dovuto procedere alla sospensione del Consiglio al fine di calmare gli animi.

L’intervento di Farano è comunque stato supportato anche dal vicesindaco Claudio Ghislanzoni e dal capogruppo Marco Campagna. “Mai come ora si sta chiedendo agli uffici di essere produttivi – ha spiegato Ghislanzoni – Abbiamo speso molto sulla formazione proprio per cercare di alzare al massimo il livello di professionalità interna”. “La nostra Amministrazione ha sempre lavorato per ridurre al minimo le consulenze – ha sostenuto Campagna – La spesa infatti è drasticamente diminuita rispetto al passato”. E poi, secondo l’assessore al Bilancio Franco Brusadelli a parlare sono i numeri: “Il preventivo dimostra attenzione e sensibilità per le fasce più deboli: questo è voler andare incontro alla situazione economica attuale. Si pensi all’aumento di 150 mila euro sul capitolo dei Servizi sociali che nel preventivo 2014 ammonta così a 2.100.000 euro o all’investimento di un milione e mezzo di euro per l’istruzione”.

Tutte spiegazioni che però non sono bastate alle minoranze che hanno votato compatte contro la variazione.