ERBA – Un’interrogazione della Lega relativa al degrado sulla chiesetta di San Rocco in via Trieste ha aperto un vero e proprio mistero in Consiglio comunale. La conclusione è che, delle tre chiese dedicate al santo, una non è nemmeno citata sul sito del Comune di Erba, un’altra non è sotto Erba ma sotto Longone.
Un mistero che viene svelato solo ora, dopo che per qualche giorno si era parlato di questo patrimonio come se fosse tutto completamente erbese.
Tutto è nato dall’interrogazione con cui Erica Rivolta ed Eugenio Zoffili domandavano se l’Amministrazione abbia intenzione di lasciar continuare il degrado della chiesetta di San Rocco, se non abbia intenzione di sistemarla e se non si può spingere su quei cittadini che da anni si occupano della chiesetta affinché copino l’esempio di altri comitati e associazioni.
“Nel patrimonio del Comune di Erba si conta, oltre alla chiesa dei Magi o di San Rocco a Carpesino e a quella di San Rocco a Morchiuso, anche la chiesa di San Rocco in via Trieste – si legge sull’interrogazione – Pare non esistano negli archivi comunali e parrocchiali tracce di questo piccolo edificio di culto dedicato al santo che a partire dal Medioevo protegge dalla peste e dai disastri naturali uomini, animali e raccolti. Durante l’amministrazione Ghioni, c’era un progetto di restauro della chiesa, di sistemazione delle campane nella torre campanaria, del verde e del campetto di gioco dietro alla chiesa. I lavori, probabilmente a causa di una parziale copertura finanziaria, vennero eseguiti solo in parte. Nulla fu fatto all’interno della chiesetta e al campetto non si mise mano. Furono piantumate alcune piante ora morte. Gli interni si stanno degradando a causa della forte umidità e se non si prevedono interventi risolutivi per questo problema il degrado continuerà irreparabilmente. Indubbiamente la chiesa di San Rocco fa parte del patrimonio minore del Comune di Erba tanto da non essere neanche citata sul sito istituzionale del Comune sotto la voce “monumenti – chiese”, tuttavia rappresenta un luogo molto caro agli abitanti della zona e di tutti coloro che ogni anno partecipano alla messa del 16 agosto e molti bambini e ragazzi del quartiere usano il campetto che versa in pessime condizioni con anche una rete rotta pericolosa”.
