Stretta al reddito di cittadinanza, Erba (M5S): “Le modifiche non hanno generato cambi di rotta”

Redazione 4 Agosto 2023

Politica

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Raffaele Erba Movimento 5 Stelle
Raffaele Erba

ERBA – “In questi giorni abbiamo assistito ad ulteriori modifiche alla misura di contrasto alla povertà“. Raffaele Erba, coordinatore provinciale del MoVimento 5 Stelle Como, interviene sulle modifiche attuate dal Governo Meloni sul RDC (Reddito di Cittadinanza).

“Le ultime modifiche al Reddito di Cittadinanza apportate dall’attuale Governo fanno emergere numeri e percentuali diverse da quanto siamo abituati a sentire. Percentuali e dinamiche che, anche se con numeri differenti per regione, risultano omogenee sul territorio nazionale” dichiara.

Con le strette attuate è circa il 10% dei beneficiari ad essere stato privato del contributo. Si tratta di una platea di soggetti che, seppur occupabili, risultano poco appetibili al mercato del lavoro e che difficilmente riuscirà a trovare altre fonti di sostentamento e ricadranno sui servizi sociali dei comuni. Ciò soprattutto per il fatto che il nuovo sistema di formazione e di incrocio domanda/ offerta di lavoro risulta ancora bloccato, lasciando senza paracadute, dopo tante promesse, proprio coloro che risultano più difficili da collocare”.

Invece per il 90% dei percettori del RDC la misura resta immutata poiché fragili e non occupabili. A dimostrazione che la platea principale dei beneficiari sono proprio le categorie che non possono essere collocate lavorativamente – prosegue Erba – Di conseguenza anche sul fronte della penuria della forza lavoro in taluni settori vediamo come le modifiche apportate in questi mesi non hanno generato cambi di rotta. Ciò evidenzia la necessità di ricercare in altro le cause di tale situazione, quali ad esempio l’invecchiamento e l’inverno demografico che da diversi anni stiamo attraversando nel nostro Paese così come la necessità di istituire un salario minimo legale”.

“Infine, anche sul fronte del contrasto ai furbetti, non capiamo la scelta di depenalizzare il reato proprio da chi chiedeva una linea ancora più severa, non è con l’impunità che si risolve la problematica”, conclude Raffaele Erba.

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