MILANO – Via libera alle Zone Economiche speciali (Zes). Il primo sì alla proposta di Legge al Parlamento è venuto oggi, mercoledì 2 luglio, da parte della Commissione Bilancio che, dopo settimane di incontri e approfondimenti, ha approvato a maggioranza (con il sì del centrodestra e l’astensione di Pd e Movimento 5 Stelle) il provvedimento che riguarda la fascia di territori al confine con la Svizzera.
Sul modello dello sconto benzina, le ZES riguarderà infatti il 65% dei Comuni delle Province di Varese, Como e Sondrio (pari al 15% di tutti i Comuni lombardi) con un’incidenza del 10% per quanto riguarda la stima delle entrate tributarie.
Per le imprese delle Zes (nuove o esistenti) si prevedono incentivi alla realizzazione degli investimenti iniziali, agevolazioni fiscali sulle imposte dei redditi (esenzione/riduzione di Irpef e Ires) o imposte locali sulla proprietà, esenzione Iva e imposte doganali sulle attività import-export e, infine, riduzione degli oneri sociali sulle retribuzioni.
In pratica, per quanto riguarda l’agevolazione IRAP per le imprese esistenti sarebbe pari a 400 milioni l’anno. Per quanto riguarda l’IVA si stima un taglio di circa 625MLN di euro l’anno.
Le imprese beneficiarie dovranno rimanere all’interno delle ZES per almeno 5 anni, il personale assunto dovrà provenire al 90% dalla Lombardia e il cumulo delle agevolazioni non potrà superare il 40% del fatturato di ciascun esercizio.
Soddisfatto del provvedimento il Consigliere albavillese in Regione Lombardia, Alessandro Fermi: “La Lombardia si arma di una proposta che sarà in grado di dare una scossa a quelle aree di confine come la Provincia di Como che attualmente soffrono della concorrenza fiscale e amministrativa della vicina Confederazione. Il provvedimento rappresenta un importante segnale che viene dato al mondo produttivo e che testimonia la ferma volontà di Regione Lombardia di farsi parte attiva in un momento di cattiva congiuntura per difendere le aziende e il lavoro lombardo”.