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Reddito di cittadinanza e Puc, la mozione della minoranza in Consiglio

Miryam Colombo 16 Luglio 2020

Erba, Politica

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Il consigliere comunale Doriano Torchio (Democrazia Partecipata)

ERBA – L’attivazione e la valorizzazione di Progetti Utili alla Collettività (PUC) al centro della mozione presentata dal gruppo di minoranza, Democrazia Partecipata, e avvallata dal consigliere regionale dal Movimento Cinque Stelle, Raffaele Erba. Il documento verrà discusso durante la prossima seduta di Consiglio comunale prevista per lunedì 20 luglio.

Formulati nell’ambito del Patto per il Lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, i Puc sono progetti a titolarità dei Comuni utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni a cui i beneficiari del Reddito di Cittadinanza devono aderire mettendo a disposizione un numero di ore concordato. I Comuni, come enti titolari, sono responsabili dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio dei progetti.

Date queste premesse, il Consigliere comunale di minoranza Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) ha presentato al Consiglio comunale una mozione in cui si chiede al sindaco e alla Giunta di attivare e promuovere Progetti Utili alla Collettività in particolare i progetti che prevedano l’impiego dei beneficiari del Reddito di cittadinanza “per il supporto alle attività di organizzazione, gestione, vigilanza e assistenza nei mercati comunali e in altri luoghi simili e a rischio assembramento”.

Con la mozione è stata inoltre chiesta l’attivazione di buone prassi dirette “a valorizzare le opportunità dei Progetti Utili alla Collettività con particolare attenzione a quelli attinenti all’emergenza Covid-19 e la promozione presso gli altri Comuni della Provincia di Como delle opportunità e delle buone prassi derivanti dall’impiego dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza nei Progetti Utili alla Collettività”.

Come detto, la mozione è stata presentata dal consigliere Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) e avallata da Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle.

Il Consigliere regionale Raffaele Erba (M5S)

L’impiego dei percettori del Reddito di Cittadinanza per eseguire Lavori di Pubblica Utilità può essere utile soprattutto in un momento così delicato per le casse comunali – hanno commentato Torchio e Erba -. Secondo gli ultimi dati dell’INPS, nella nostra città risiedono circa 200 persone che beneficiano del sussidio e molti di loro potrebbero aiutare il Comune a costo zero nell’erogazione di alcuni servizi per la collettività”.

“Dopo aver individuato i soggetti abili, il Comune potrebbe impiegarli come steward al mercato per far rispettare le regole di distanziamento sociale. Ma anche per svolgere attività concrete come la semplice manutenzione del verde pubblico, piccoli lavori di imbiancatura di edifici e strutture comunali o anche supporto all’attività dei dipendenti della biblioteca”, hanno aggiunto.

Proprio tre mesi fa, durante una seduta del Consiglio Regionale, il consigliere Erba aveva proposto alla Giunta lombarda di destinare i beneficiari del Reddito di Cittadinanza alle biblioteche comunali: “Questo è uno dei campi di impiego individuati dal Governo per i Lavori di Pubblica Utilità dei soggetti che percepiscono il Reddito di Cittadinanza – ha precisato il consigliere regionale Erba – Con questa mozione, la città di Erba ha l’opportunità di dare un aiuto concreto e gratuito al personale bibliotecario che non deve essere necessariamente specializzato. Una risorsa a costo zero per tutti gli enti pubblici che oggi purtroppo devono fare i conti con la carenza del personale ma anche uno strumento utile per dare una mano agli operatori della cultura”.

La mozione in questione, già presentata a Mariano Comense circa un mese fa dal gruppo consiliare pentastellato, era stata approvata all’unanimità.

“Ci auguriamo che anche il Consiglio Comunale di Erba colga le opportunità propositive della mozione perché crediamo rappresenti un’occasione unica per risparmiare denaro pubblico e migliorare i servizi offerti – hanno concluso Torchio e Erba -. È anche un modo per dare dignità ai cittadini che percepiscono il Reddito di Cittadinanza e farli sentire parte integrante della società”.