
PONTE LAMBRO – Sputano fuoco nei confronti del sindaco Ettore Pelucchi i due capi gruppo di minoranza Giacomo Livi (Tutti per il Futuro di Ponte Lambro) e Francesco Cocchiararo (Valori in Comune) reo, a loro giudizio, di non aver accolto nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, convocato per martedì 29 marzo, le Interrogazioni presentate e protocollate per tempo.
Una decisione, quella assunta dal primo cittadino, legittima a fronte del regolamento comunale articolo 35 bis, 14° Comma, che recita: “nel Consiglio dove si tratta del bilancio le interrogazioni non sono iscritte all’ordine del giorno” e di fatti, nel prossimo Consiglio, al 16° punto all’ordine del giorno (18 quelli che dovranno essere discussi) vi sarà l’esame e l’approvazione del Bilancio di Previsione 2016 – 2018.
Una decisione quella del primo cittadino che ha mandato su tutte le furie sia Livi che Cocchiararo.
“E’ bastato presentare due interrogazioni scomode sull’operato del sindaco e della amministrazione che rappresenta, per far uscire tutta la loro vera natura – sbotta Livi – La stessa segreteria comunale è rimasta allibita di tale decisione! Il sindaco parla,scrive ma poi quando è chiamato a rispondere durante il consiglio comunale scappa: troppo difficile giustificare il suo comportamento davanti a tutti! Non è certo colpa nostra se durante i suoi venti anni passati all’opposizione non ha mai praticamente presentato alcuna interrogazione, mozione o interpellanza dimostrando tutto il suo interesse per il suo paese. E ora, nonostante i 15.000 euro di indennità annuale, che fa? Scappa davanti alle sue responsabilità! Che pena e vergogna per un simile comportamento: chiamato a rispondere nell’unica vera sede importante, il consiglio comunale, il sindaco preferisce darsela a gambe”.
Alle dure critiche di Livi fanno eco quelle di Cocchiararo: “E’ un atteggiamento grave quello assunto dal sindaco Pelucchi. Nessuno, prima d’ora, si era appellato al regolamento per rimandare le Interrogazioni presentate. Credo sia un modo scorretto sul piano metodologico, sia sotto l’aspetto etico che deontologico. La tecnica del rinvio ritengo sia la peggiore – sottolinea Cocchiararo – Non è accettabile ed equivale a prendere a calci la democrazia”.
Cocchiararo va oltre nella contestazione del metodo, aggiungendo: “Il Consiglio Comunale viene convocato di rado e in questo caso l’indomani del giorno di Pasquetta. Se è vero che a pensar male si fa male ma si indovina, credo che la strategia sia stata quella di mettere in difficoltà qualche consigliere di minoranza al fine di avere meno grattacapi nel prossimo Consiglio Comunale. Mi viene anche da pensare che così facendo Sindaco e Giunta o hanno paura di rispondere alle nostre interrogazioni oppure non hanno risposte. Sta di fatto che quanto è accaduto è scandaloso”.
Per onor di cronaca le interrogazioni erano tre: due presentate da Livi e una da Cocchiararo. Le due del consigliere Livi riguardano: la prima i contributi erogati dal comune in occasione del gemellaggio “non regolari” secondo lo stesso Livi e la seconda inerente alcune dichiarazioni del sindaco riguardo lo stato del bilancio comunale. Con la sua Interrogazione il consigliere Cocchiararo ha invece chiesto chiarimenti a sindaco e Giunta sulla gestione degli introiti ottenuti dalla vendita di appartamento, box e cantina che verranno utilizzati per che verrà utilizzato per la modifica della viabilità di via Xi Febbraio e piazza Puecher.