ERBA – “Non possiamo inseguire i ragazzini, rischiando di generare pericolo sulle strade”. Così il comandante della Polizia locale di Erba, Giovanni Marco Giglio, ha risposto all’interrogazione dei consiglieri della Lega Nord Erica Rivolta ed Eugenio Zoffili che chiedevano al Sindaco e all’Assessore competente di vigilare, con adeguate indicazioni agli organi preposti, sul rispetto da parte degli automobilisti e motociclisti delle norme contenute nel Codice della Strada in materia di inquinamento rumoroso.
“Alcuni cittadini ci hanno segnalato la circolazione in città di motociclisti che tranquillamente circolano a bordo di moto con dispositivi probabilmente modificati e/o non omologati e che anche “a orecchio” superano i limiti di rumorosità indicati nelle carte di circolazione dei veicoli stessi – hanno spiegato Rivolta e Zoffili – Anche il regolamento di Polizia urbana approvato dal Consiglio Comunale nel 2010 si ispira al principio che tutti i cittadini devono svolgere le proprie attività, lavorative e non, nel pieno rispetto della libertà di tutti gli altri, cioè cercando di arrecare il meno disturbo possibile. La maggior parte dei motociclisti che decidono di fare modifiche ai dispositivi terminali delle proprie moto sono consapevoli del rischio di incorrere nelle sanzioni previste dal Codice della Strada. I motori di alcune motociclette hanno sonorità magnifiche e inconfondibili che mandano in visibilio i bikers e tuttavia appare inaccettabile la sistematica violazione delle norme non solo di civile educazione ma anche del Codice della Strada”.
“Sappiamo che i ragazzi quando acquistano una moto chiedono da subito la “spiombatura” del ciclomotore: già questa azione è illegale e i genitori non dovrebbero permetterla. Noi non possiamo inseguire i motociclisti, ne andrebbe della sicurezza pubblica. La gente non si ferma ai controlli perchè sa che la pena prevede il sequestro del mezzo. Ad oggi, nel nostro deposito, ci sono 22 motorini. Tanti non si fanno più vedere, sanno che il conto da pagare è salato. Posso però dire che stiamo lavorando su questo fronte, tenendo monitorata la situazione: nel 2013 abbiamo elevato 14 contravvenzioni e 8 ne sono state emesse nel 2014″.
E sull’atteggiamento “bonario della Polizia locale”, così come dichiarato da Rivolta e Zoffili nell’interrogazione, il comandante Giglio ha risposto che “non è questione di essere buoni o meno, il fatto è che questa gente non si ferma all’alt e dare il via a un inseguimento, nel centro della città, sarebbe davvero pericoloso. Piuttosto gli agenti ricordano il mezzo, la targa, e quando lo si trova in sosta lo si controlla”.