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L’On. Zoffili (Lega) scrive a Conte: “Limitare la circolazione tra gli Stati”

Caterina Franci 17 Marzo 2020

Erba, Politica

Eugenio Zoffili

 

ERBA – “E’ necessario che venga limitata la libera circolazione delle persone tra gli Stati e, in secondo luogo, avendo ricevuto numerose testimonianze da parte di nostri lavoratori frontalieri, sono a chiedere un Suo intervento urgente presso le autorità degli Stati confinanti affinché si possano adottare misure straordinarie coordinate a tutela della dignità e salute degli italiani che svolgono attività all’estero”.

Queste le richieste contenute nella lettera inviata da Eugenio Zoffili, deputato della Lega e Presidente del Comitato Parlamentare Schengen, Europol e immigrazione, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella giornata di ieri, 16 marzo.

“In questi giorni l’emergenza sanitaria ha richiesto ai nostri concittadini di compiere grandi sacrifici e tutte le Istituzioni devono agire con lungimiranza e senso di responsabilità – scrive Zoffili – ritengo si debba intervenire in modo incisivo su alcuni settori fondamentali”.

“In primo luogo, è necessario che venga limitata la libera circolazione delle persone tra gli Stati. Ritengo che in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo sia indispensabile applicare misure eccezionali, affinché ogni cittadino sia tutelato e non possa diventare veicolo di nuovi contagi. In tal senso, considerando l’aggravarsi della pandemia da Covid-19, anche alla luce della ripresa degli sbarchi di migranti sulle coste italiane, sono a sollecitarLe la chiusura immediata delle frontiere italiane terrestri, aeree e marittime, da attuarsi anche attraverso la sospensione cautelare dell’accordo di Schengen, misura già adottata da quasi tutti gli altri Stati dell’Ue. La chiusura delle frontiere dovrebbe consentire esclusivamente il transito delle merci e dei nostri connazionali di rientro dall’estero, previ rigidi controlli sanitari. In tal senso, come hanno fatto altre nazioni europee al fine di semplificare l’attività di controllo, propongo che vengano completamente chiusi tutti i valichi terrestri minori”.

Il secondo punto riguarda i frontalieri: “Purtroppo i Paesi di confine stanno applicando, con preoccupante ritardo, provvedimenti difformi e in alcuni casi decisamente insufficienti. Pertanto Le chiedo di fare in modo che i nostri concittadini possano restare a casa propria in sicurezza senza esporli al rischio di contagio, che aggrava inoltre la pressione sul nostro sistema sanitario fortemente provato dalla pandemia, predisponendo altresì tutte le misure economiche richieste da tale emergenza. Con la precisazione che l’esenzione dall’attività lavorativa dovrebbe riguardare ogni lavoratore italiano (salvo quelli impiegati in settori strettamente strategici ed essenziali per la tenuta del Paese) la cui salute non appare tra l’altro adeguatamente tutelata dalle disposizioni del Suo ultimo DPCM e dall’accordo sottoscritto con i sindacati vista la preoccupante e cronica carenza di dispositivi di protezione individuale che colpisce gravemente soprattutto gli operatori sanitari, di soccorso e del servizio pubblico”.

QUI LA LETTERA INTEGRALE