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Lombardia autonoma? Decideranno i cittadini con un referendum

Admin Altreforme 3 Aprile 2014

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Daniela Maroni consigliere regione LombardiaMILANO – E’ stata presentata oggi a Palazzo Pirelli, nella sede del Consiglio regionale lombardo, la proposta di referendum per la richiesta di statuto speciale per la regione Lombardia. L’obiettivo dell’iniziativa, avanzata anche dal consigliere regionale Daniela Maroni del gruppo consiliare “Maroni Presidente”, è quello di consultare i lombardi sulla possibilità di ottenere maggiori condizioni di autonomie politica, fiscale e amministrativa.

“Le ragioni economico produttive della Lombardia di oggi – spiega Stefano Bruno Galli, a capo del gruppo “Maroni Presidente” – determinano una differenza di gran lunga maggiore rispetto alle ragioni storiche, etniche e linguistiche che settant’anni fa militò a favore del riconoscimento della specialità al Trentino Sud Tirolo, Valle d’Aosta, Sardegna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia. Si pensi per esempio al residuo fiscale della nostra regione. Per tali motivi, per esempio, questa oggettiva diversità è riconosciuta a livello internazionale dalle principali agenzie di rating. Tutto ciò milita a favore della trasformazione di Regione Lombardia da Regione a Statuto ordinario in una Regione a Statuto speciale, perché ha tutti i titoli per richiedere e ottenere l’autonomia”.

Nel merito è intervenuta anche la consigliera erbese: “Condivido la scelta del Presidente Maroni di indire il referendum consultivo entro l’anno. I lombardi meritano di essere consultati sul tema di una maggiore autonomia per la nostra regione, che è la più virtuosa del Paese e subisce costantemente una pressione fiscale inaccettabile da parte dello Stato centrale. Quello che chiediamo attraverso questa proposta di referendum, altro non è che il riconoscimento di quanto già previsto per altre regioni del Paese. Non stiamo chiedendo di avere aiuti economici da parte dello Stato – prosegue la Maroni – ma solo di poter trattenere in Lombardia le nostre risorse. Per questi motivi sono convinta che, anche per il territorio comasco, caratterizzato da un denso tessuto economico e produttivo, il referendum sarà accolto con favore dalla popolazione, stanca di dover pagare per gli sprechi di altre regioni”.