Legge Merlin: un referendum per abrogarla

Admin Altreforme 8 Aprile 2014

Politica

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prostituzioneMILANO – La legge Merlin è superata. E’ bene dare voce ai cittadini, attraverso un referendum, per la sua abrogazione.

Questa è la posizione della maggioranza emersa martedì 8 aprile in Consiglio regionale. D’accordo i due consiglieri comaschi Alessandro Fermi e Daniela Maroni.

“In Italia la prostituzione è già legale, non vogliamo legalizzarla noi. Vogliamo invece regolamentarla, per affrontare e risolvere un problema che i cittadini ben conoscono, ma che evidentemente molti colleghi in Consiglio regionale, anche di maggioranza, si rifiutano di vedere”. Fermi, consigliere regionale di Forza Italia, è così intervenuto sulla richiesta di indizione di un referendum abrogativo della legge Merlin, discussa in aula. “O sono io che, pur arrivando da un “paesino” tra laghi e monti, vedo intorno a me cose che non esistono, come prostituzione, furti e spaccio, o sono altri che vivono nel mondo delle fiabe. In realtà – commenta Fermi – in troppi preferiscono tenere la testa sotto la sabbia e in maniera ipocrita far finta di niente. La legge Merlin ha fatto bene nel passato, oggi però è superata e sono convinto che affidare ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente come affrontare questo tema sia la soluzione migliore, anche a fronte di un Parlamento che non è stato in grado di regolamentare il fenomeno, o più probabilmente non ne ha avuto il coraggio. Oggi in Italia è vietato lo sfruttamento della prostituzione, ma prostituirsi è legale, e del resto credo che nella libertà di ognuno ci sia anche quello di praticare questa attività. Ma è chiaro che servono delle regole e non possiamo sperare che i problemi connessi ad essa si risolvano da soli. Questo è il mestiere più vecchio del mondo e continuerà ad esserci finché il mondo continuerà a esistere. Si tratta di mettere delle regole chiare e sono convinto che, se saranno chiamati a farlo, i cittadini lombardi e italiani si esprimeranno in stragrande maggioranza per l’abrogazione della legge Merlin”.

“E’ sotto gli occhi di tutti – dichiara la consigliera Maroni – che la legge risulti superata e inadeguata per questi tempi. In 56 anni la società si è profondamente evoluta, a livello storico-politico e sociale. Che la situazione non sia più tollerabile è evidente: a ogni ora del giorno, ai lati delle strade, si assiste a uno spettacolo che non è degno di un paese civile. Le stime parlano di almeno 70.000 tra donne e uomini che oggi esercitano la prostituzione. La legge Merlin va cambiata: a chiederlo sono i cittadini che qui rappresentiamo. Per motivi di decoro, di sicurezza e sanitari, ma anche e soprattutto perché le misure previste dalla legge non sono state in grado di limitare i reati che la stessa si propone di combattere: la legge infatti ritiene lecito che uomini e donne possano decidere di utilizzare il loro corpo per fini di lucro, ma invece non è riuscita a porre argine a quello che costituisce reato, lo sfruttamento di tale attività da parte di altre persone. Protettori e organizzazioni criminali negli anni sono cresciuti in numero e forza”.

Con questa proposta spiega quindi la Maroni “vogliamo sollecitare lo Stato a intervenire per risolvere il problema. Il referendum è lo strumento più efficace che abbiamo per raggiungere questo obiettivo. Una revisione parziale per una legge che ha bisogno di supporti adeguati per togliere il meretricio dalle strade, contrastare la malavita che offusca l’ambiente e tutelare maggiormente chi lecitamente decide di esercitare questa professione”.