
ERBA – Sono stati i temi del lavoro e dell’economia al centro del confronto con le associazioni di categoria andato in scena ieri, lunedì, a Erba e organizzato dal Comitato Martina di Como, Monza Brianza, Lecco e Sondrio. Al tavolo delle discussioni, erano presenti la deputata Pd, Debora Serracchiani, il deputato Gian Mario Fragomeli e i consiglieri regionali, Angelo Clemente Orsenigo e Raffaele Straniero.
La trasferta erbese della deputata è stata un’occasione di incontro con le realtà imprenditoriali locali: “Abbiamo voluto questo confronto con le realtà del territorio per tracciare un punto della situazione a livello economico e nazionale – ha spiegato il consigliere Orsenigo – Il punto centrale è rappresentato dalla manovra economica proposta dal governo sulla quale vogliamo confrontarci e dialogare”.

Una manovra di bilancio che non convince il Partito Democratico: “Abbiamo l’esigenza di spiegare cosa manca nel provvedimento e rilanciare con proposte concrete – ha proseguito la deputata Serracchiani – La manovra è stata infatti annunciata come espansiva, ma a distanza di più di due mesi ha avuto una forma completamente diversa con investimenti fortemente tagliati che non corrispondono alla spinta per la crescita e alle esigenze di un’industria a alta specializzazione”.
Toccati anche i temi delle pensioni e del reddito di cittadinanza: “Quanto stabilito sul fronte dei pensionamenti solleva problemi immediati legati alla definizione della platea presa in considerazione e al gravare del pre pensionamento sul sistema pensionistico futuro – ha continuato la Serracchiani – Inoltre, il reddito di cittadinanza è contrario alla nostra idea di lotta alla povertà ponendo di fatto le condizioni per un aiuto fine a se stesso. L’impressione generale è che si sia fatta una grande confusione e che non vi sia una base per una crescita del paese: secondo i dati Istat della scorsa settimana, siamo nel terzo trimestre di decrescita e il governo non sembra reagire nel modo più idoneo”. Una reazione che, secondo la Serracchiani, dovrebbe partire anche dagli investimenti sulla formazione professionale tecnica.

“Riguardo ai decreti vorremmo capire come si può pensare di strutturare una proposta in questi termini: non si può chiedere alle imprese di assumere chi non vuole lavorare nemmeno sul proprio territorio – ha precisato il deputato lecchese Fragomeli – Lo stesso per la pensione di cittadinanza: è impensabile che una persona che non ha versato i contributi arrivi a 780 euro e magari chi ha lavorato versando i contributi percepisca una pensione inferiore. Deve esserci una gradualità per chi ha versato e non bisogna lavorare solo per innalzare la contribuzione minima”. Un tema questo, secondo il deputato, di “giustizia lavorativa e contributiva”.
Durante il dibattito a emergere è stato anche il tema delle infrastrutture: “Questo è uno dei nodi della crescita – ha precisato la Serracchiani – Ora si sta battagliando sulla Tav, ma il lavoro fatto dai governi precedenti era di pulizia: l’onorevole Del Rio aveva provveduto alla revisione dei progetti in corso di finanziamento in funzione della compatibilità del territorio. Le opere, dunque, erano state indicate, i progetti in corso e i finanziamenti trovati: si trattava solo di proseguire. La mia impressione è che invece ci sia assenza di volontà politica: è tutto pronto, ma bisogna avere la volontà politica di farlo seriamente per l’idea che il Paese non possa fare a meno di questa infrastrutture”. Da qui l’impegno: “Si deve insistere molto – ha concluso – Noi speriamo con il nostro lavoro di poter sollecitare affinché le opere vengano fatte”.