ERBA – In media 100 euro in più a famiglia. Tanto costerà agli erbesi la Iuc, imposta unica comunale.
Nella serata di lunedì 28 aprile il Consiglio comunale di Erba ha provveduto ad approvare il regolamento per la disciplina della Iuc (contenente relative aliquote, tariffe e detrazioni).
La IUC si fonda su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e connesso alla loro natura e l’altro collegato all’erogazione e funzione di servizi comunali.
La IUC si compone di 3 differenti prelievi: Imu, Tasi e Tari.
L’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, è dovuta dai possessori di immobili, escluse le abitazioni principali. Restano invariate le aliquote dello scorso anno: l’aliquota base per gli immobili che non costituiscono prima abitazione è 0,87%, mentre per i fabbricati è 0,82%.
Il tributo sui servizi indivisibili (TASI), la novità 2014, è destinato a finanziare i servizi relativi a prestazioni, attività ed opere serviti dal comune, non coperti da alcun tributo o tariffa e la cui utilità ricade omogeneamente sull’intera collettività. La Tasi porterà nelle casse del Comune di Erba circa 3.600.000 euro. I servizi indivisibili sono quelli di sicurezza e vigilanza, viabilità e circolazione stradale, illuminazione pubblica, parchi e tutela del verde, servizi cimiteriali, servizi socio-assistenziali, anagrafe e stato civile. La Tasi è a carico del possessore o detentore a qualsiasi titolo di fabbricati (compresa l’abitazione principale), nonché le aree edificabili. L’aliquota per l’abitazione principale è 0,25% (aliquota massima), mentre per le altre tipologie di immobili, comprese le aree edificabili, è 0,19%.
La tassa sui rifiuti (TARI) è destinata a coprire integralmente i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La Tari resta invariata rispetto alla Tares che si pagava nell’anno precedente, tranne che per alcune categorie per cui si registra una diminuzione dell’8%. Si tratta di ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub, mense, birrerie, amburgherie, bar, caffè, pasticcerie, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizze al taglio. “Siamo riusciti a alleviare un po’ la situazione per quelle categorie che erano rimaste più colpite dalla Tares”, ha spiegato l’assessore al Bilancio Franco Brusadelli.
Voto contrario da parte delle minoranze, che sono intervenute più volte nel corso della discussione per manifestare la loro posizione di dissenso di fronte all’introduzione di una nuova tassa che costerà mediamente 100 euro in più a ciascuna famiglia erbese.
L’imposta che un cittadino pagherà per un’abitazione di 86 metri quadrati, per esempio, sarà di 125 euro: circa 100 euro in più rispetto all’anno scorso, quando pagava poco più di 31 euro.
“La nuova IUC contiene un “mostro giuridico”, la Tasi, una patrimoniale, neanche tanto equa, camuffata da tassa sui servizi – ha commentato il consigliere del Pd Enrico Ghioni – Si va ad aumentare la pressione fiscale sulle famiglie e sugli imprenditori. Tutto ciò porta a un sempre maggior distacco dei cittadini dallo Stato e al preoccupante fenomeno della disgregazione sociale”. Anche Erica Rivolta ha sottolineato le difficoltà che un’ulteriore tassazione comporterà per le famiglie, che, a suo giudizio, rischieranno sempre più di disgregarsi. Il concetto della disuguaglianza è stato ripreso anche dal presidente del Consiglio, Matteo Redaelli: “Quello che dovremmo fare tutti è mettere un minimo di positività in circolo”. Significativo anche lo slogan coniato dal consigliere leghista Eugenio Zoffili: “paga e Tasi”, mentre Teresa Riccobene ha chiesto se sia possibile accorpare i pagamenti per evitare che ogni mese e mezzo ci sia una scadenza per i cittadini. Sono infatti previste 3 rate sia per la Tari che per la Tasi, che verrà di fatto pagata in autoliquidazione tramite F24 o bollettino postale. Contrari infine anche Giovanna Marelli e Michele Spagnuolo. Quest’ultimo ha sottolineato il fatto che l’amministrazione ha scelto l’aliquota massima per la Tasi: “Questo non piacerà ai cittadini”.
“Ci dispiace penalizzare gli erbesi ma non c’è altra soluzione”, ha affermato il sindaco Marcella Tili. “E’ una tassa che non convince nemmeno noi – ha ribadito anche il capogruppo di maggioranza Marco Campagna – Occorre però senso di responsabilità perciò non ci si può sottrarre dal votare a favore”.