ERBA – Scarso afflusso di pubblico finora nei Comuni dell’erbese per i referendum dei radicali: in una decina di giorni a Erba ha firmato una sola persona. L’ufficio segreteria ritiene sia una prassi piuttosto tradizionale: finché non c’è una comunicazione pressante tramite i mass media difficilmente le persone si recano in Comune per chiedere di firmare.
I referendum dei radicali comunque potranno essere firmati fino a metà settembre perciò tempo ce n’è… Sul piatto della bilancia ci sono 12 referendum. Due riguardano la responsabilità civile dei magistrati (perché i cittadini possano ottenere dal magistrato, e in tempi rapidi, il giusto risarcimento dei danni a seguito di irregolarità e ingiustizie subite). Due sui temi del lavoro e dell’immigrazione (per abrogare quelle norme discriminatorie che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare degli stranieri). Una firma vale per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (per abolire il finanziamento e la truffa dei rimborsi elettorali). Un referendum riguarda l’8×1000 (per lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta). Uno sulla custodia cautelare (per limitare il carcere preventivo ai soli reati gravi). Divorzio breve (per eliminare l’inutile obbligo di 3 anni di separazione prima di poter chiedere il divorzio). Droghe: niente carcere per fatti di lieve entità (per eliminare quelle norme che riempiono inutilmente le carceri e paralizzano la giustizia). Ergastolo (per abolire il carcere a vita e ottenere una pena detentiva che abbia la finalità di rieducare il condannato). Magistrati fuori ruolo (per far rientrare nei tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione per smaltire l’enorme debito giudiziario). Separazione delle carriere dei magistrati (per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo e imparziale che abbia una carriera diversa da quella del pubblico ministero che accusa).
Sempre nelle segreterie dei comuni poi si può votare anche per alcune proposte di legge di iniziativa popolare. Una riguarda l’introduzione del reato di tortura nel codice penale. Una la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri. Una è relativa alla legge sulle droghe: depenalizzazione del consumo e riduzione dell’impatto penale. L’ultima tratta di eutanasia.
Per sapere dove e quando votare occorre informarsi nel proprio Comune.