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Imu: si cerca una strada per non fare pagare agli erbesi

Admin Altreforme 4 Dicembre 2013

Erba, Politica

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imuERBA – La parola “fine” sulla vicenda Imu non c’è ancora ma l’amministrazione Tili farà di tutto per evitare ai cittadini erbesi un nuovo esborso e i relativi disagi.

“La gestione del bilancio comunale 2013 è stata estremamente difficile viste le incertezze normative e la confusione a cui ci ha condannato il Governo, che peraltro ancora non ha messo la parola fine su alcuni nodi cruciali come la questione Imu. Costringere i comuni a lavorare in questa maniera è veramente assurdo!“, commenta Marco Campagna, capogruppo Pdl e presidente della commissione bilancio.

Erba è uno degli 873 Comuni in cui i cittadini pagheranno comunque l’Imu nonostante il Governo abbia abolito la seconda rata.

“Il comune di Erba è riuscito a rispettare tutte le scadenze previste e quindi a concludere l’iter del bilancio 2013 con l’approvazione dell’assestamento la settimana scorsa, mentre molti comuni stanno solo ora approvando il bilancio preventivo 2013: è veramente paradossale”, aggiunge Campagna.

“L’incertezza sul bilancio è stata tale che dall’inizio anno fino a primavera la legge ha impedito ai comuni di utilizzare le entrate degli oneri di urbanizzazione per coprire la spesa corrente del bilancio (cosa che ha reso obbligatorio un ritocco delle aliquote Imu) e poi all’improvviso la norma è stata cambiata”.

A preoccupare ora, però, è l’Imu che gli erbesi dovranno comunque pagare poiché il Comune nel 2013 ha alzato l’aliquota dallo 0,4 allo 0,43. Lo Stato ha sì annullato il pagamento ma senza garantire ai Comuni il rimborso integrale della differenza tra l’aliquota fissata e la quota base. Quindi la parte che non arriverà da Roma dovrà essere “coperta” con i soldi dei contribuenti erbesi.

“Per quanto riguarda il discorso Imu, è bene precisare che quest’amministrazione condivide pienamente le battaglie fatte dal Pdl per abolirla almeno sulla prima casa (bene basilare per ciascun cittadino), però ci piacerebbe anche che il Governo non costringesse i comuni ad aumentarla per fare quadrare i bilanci, perchè questo è quello che è successo anche al Comune di Erba. Lo Stato centrale continua a sottrarre risorse alle amministrazioni locali e a queste ultime non restano molte alternative per far quadrare i bilanci e per garantire i servizi base come quelli sociali e la scuola, capitoli sui quali questa amministrazione non ha tolto un centesimo”.

In concreto, se nulla cambierà nelle prossime settimane, entro il 16 gennaio, gli erbesi dovranno pagare.

“Se il Governo non troverà le risorse per garantire la copertura integrale della variazione messa a bilancio,  la piccola quota di Imu a carico dei cittadini erbese si aggirerà intorno sui 12 euro pro capite. Naturalmente l’amministrazione comunale farà di tutto per evitare questo ennesimo esborso e soprattutto il disagio. Le risorse finanziarie per coprire quella quota ci sono, gli uffici sono già al lavoro per capire come fare tecnicamente per utilizzarle. D’altro canto tornare con l’aliquota al 4 per mille in questo momento avrebbe voluto dire rinunciare a uno stanziamento statale di almeno 80 mila euro”.

Campagna risponde anche alle perplessità esposte dal consigliere di minoranza Michele Spagnuolo in seguito alla votazione dell’assestamento (vedi articolo). “Il consigliere Spagnuolo fa in fretta a emettere giudizi sull’operato dell’amministrazione, ma sono convinto che se si fosse trovato lui nella nostra situazione non avrebbe fatto diversamente non essendoci margini di manovra. Quando tutto sarà deciso potremo magari dire che sarebbe stato meglio fare una cosa piuttosto che un’altra. Resta il fatto che nessuno di noi ha la sfera di cristallo per prevedere il futuro e le mutevoli decisioni del Governo”.