
ERBA – Il 2021 è oramai alle porte e con il sindaco di Erba, Veronica Airoldi, abbiamo ripercorso l’anno che sta per concludersi. Un anno sicuramente complesso ma che ha anche insegnato l’importanza della condivisione, della solidarietà e dell’unione. Valori ricordati dal sindaco nell’intervista di fine anno che proponiamo di seguito.
Sta per chiudersi un anno complesso, difficile, segnato dalla pandemia di Covid che ha colpito duramente anche Erba. E’ soddisfatta della gestione dell’emergenza sanitaria?
Credo che tutti quanti ci siamo trovati impreparati, un anno fa oggi mai avremmo pensato di trovarci in questa situazione. Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza posso parlare solo a livello comunale che è quello che mi compete come sindaco. Credo che la risposta sia stata buona, siamo stati, nel limite delle nostre competenze, tempestivi nelle varie decisioni e abbiamo potuto contare sull’aiuto di tantissimi volontari: associazioni, ospedale, Protezione Civile, singoli cittadini, tutti hanno dato una mano durante questi mesi di pandemia, non solo nella fase più dura. Nella negatività di questo periodo siamo stati capaci di essere sinergici. Il nostro Centro Operativo Comunale inoltre ha esteso la partecipazione anche ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile, un supporto fondamentale nella gestione dell’emergenza. Se non avessimo avuto al nostro fianco i volontari, però, sarebbe stato tutto molto più complesso.
La pandemia ha condizionato l’operato del comune in questo 2020. Cosa è “rimasto indietro” e cosa si dovrà recuperare?
E’ innegabile che durante questo 2020 tanto ordinario è stato messo da parte dall’amministrazione comunale, avevamo temi più urgenti e su quelli ci siamo focalizzati. ‘Indietro’ sono rimasti gli appalti che faremo nel 2021, ma anche tante opere pubbliche che per forza di cose hanno subito un ritardo e che contiamo di poter portare a compimento presto, sempre che la situazione si risolva. Cambia l’anno ma il problema Covid credo ci accompagnerà ancora per un po’. Il Comune si è trovato a dover fare fronte ad un’emergenza e a tante conseguenze economiche e sociali, nel limite del possibile abbiamo dovuto dare risposte tempestive a queste esigenze. Così, nonostante l’arrivo di importanti finanziamenti, abbiamo dovuto lasciare in sospeso alcune opere in cantiere, penso al passaggio a livello di Corso XXV Aprile, al raddoppio delle corsia in via Milano, alla rotonda di Casiglio, al restauro di Villa Candiani. Purtroppo l’emergenza ha inevitabilmente influito sulle tempistiche che ci eravamo prefissati, anche sulla rigenerazione urbana c’erano dei termini che sono stati prorogati.
Nonostante l’emergenza sanitaria il lavoro della sua amministrazione è andato avanti. Come ha ricordato lei stessa quest’anno al Comune sono arrivati diversi finanziamenti e si lavora ad importanti progetti tra cui la rimozione del passaggio a livello di Corso XXV Aprile. Quali sono le tre ‘buone notizie’ che ricorderà di questo 2020? E che tempistiche ci sono per alcuni degli interventi finanziati, tra i quali il passaggio a livello e il museo di Villa Candiani?
La prima buona notizia che ricorderò di questo 2020, anche se non è di ambito strettamente locale ma comunque ci riguarda, è il vaccino contro il Covid. Siamo agli inizi, ma è un passo importante verso il superamento di questa emergenza. Sul fronte locale le buone notizie sono state indubbiamente i diversi finanziamenti che il nostro Comune ha ricevuto per sbloccare opere strategiche e attese da tempo. Da Regione Lombardia abbiamo avuto un importante aiuto per completare i lavori della rotonda di Casiglio e per il superamento del passaggio a livello di Corso XXV Aprile. Con il 2021 pensiamo di riuscire ad arrivare a completare la progettazione per la rimozione del passaggio a livello e ad avviare e concludere il raddoppio delle corsie in via Milano. Nei prossimi mesi contiamo quindi di affidare l’appalto per lavori di Villa Candiani, finanziati nell’ambito dei bandi emblematici di Fondazione Cariplo e di realizzare la rotonda di Casiglio che risolverà un altro nodo del traffico locale.
Scuole, attività sportiva: sicuramente tra i grandi penalizzati da questa epidemia ci sono i giovani. Che messaggio vorrebbe dare loro come sindaco della città di Erba?
Forse non ce ne siamo bene resi conti nemmeno noi ma è vero che i giovani sono stati i più penalizzati da questa emergenza. La socialità, importantissima a quell’età, è stata completamente sacrificata e trasformata, diventando molto più virtuale. Se penso ai nostri giovani voglio ringraziarli: sono stati bravi, sono stati responsabili, sia in primavera, nella fase più dura, ma anche ora. Tornati a scuola in poche settimane hanno dovuto rinunciare nuovamente ai contatti ripresi dopo mesi di distanza, lo hanno fatto senza lamentarsi. Con il nuovo anno oramai alle porte auguro loro di potere tornare a vivere la socialità, a starsi vicino. L’auspicio è che questa brusca interruzione nelle loro vite, ma anche nelle nostre, possa aiutarli a percepire in futuro gli aspetti veramente importanti della vita che spesso diamo per scontato. Si dice che il futuro sia dei giovani, non c’è niente di più vero e anche per loro il Comune continuerà a lavorare, cercando dove possibile di sostenere le realtà giovanili, di aggregazione e sportive.
Il tema della sicurezza è sicuramente tra i più sentiti, nelle ultime settimane l’argomento è tornata sotto i riflettori dopo quanto accaduto in stazione dove due Carabinieri sono rimasti lievemente feriti mentre intervenivano per separare alcune persone coinvolte in una rissa. Proprio in seguito a quell’episodio il consigliere Zoffili aveva avanzato la proposta di un ufficio di Polizia Locale nei locali della stazione per monitorare il piazzale e l’area circostante. Cosa ne pensa? Come sta intervenendo il Comune sul piano sicurezza?
Va considerato, innanzitutto, che la Polizia Locale è solo una piccola parte della sicurezza in città. Con la Questura e i Carabinieri c’è una strettissima collaborazione: dopo i fatti accaduti in Piazza Padania il Comando Provinciale di Como ha disposto un aumento dei controlli delle pattuglie esterne sul territorio erbese, attualmente avvengono tre volte alla settimana. Mi sembra un segnale importante. Dal punto di vista strettamente locale, come Comune, ma non siamo gli unici, abbiamo un problema oggettivo: l’emergenza sanitaria e i vari Dpcm che si sono susseguiti hanno bloccato tutti i concorsi, la nostra Polizia Locale è sotto organico e non possiamo assumere. Speriamo di poter riprendere presto, nel frattempo durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo rinnovato la convenzione con le Polizia Locali di Como, Mariano e Cantù per consentire agli agenti di essere presenti sul territorio con servizi specifici. Per quanto riguarda la proposta avanzata dal consigliere Zoffili, potremo considerarla solo nel momento in cui torneremo ad avere un numero di agenti appropriato, altrimenti allo stato attuale rischiamo di rinforzare un’area sguarnendo altri servizi di controllo.
Come ultima domanda, cosa vorrebbe dire agli erbesi in vista di un nuovo anno?
Voglio augurare loro la salute, innanzitutto. Come tutto il mondo abbiamo affrontato questa pandemia, diverse persone non ce l’hanno fatta, la perdita è stata grande e il dolore resterà a lungo. Vorrei che ci rendessimo conto che il fatto di potere essere in grado di superare una prova come questa ci deve per forza rendere migliori. Siamo stati uniti e abbiamo lavorato tutti insieme nella difficoltà, ci siamo sicuramente riscoperti da questo punto di vista. Che il 2021 possa veramente essere un anno buono e positivo per tutti i cittadini.