Ponte Lambro

Gettoni di presenza dei consiglieri comunali: “ridicoli e offensivi”

Admin Altreforme 28 Giugno 2014

Politica, Ponte Lambro

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Gettone di presenza consiglieri comunaliPONTE LAMBRO – 9 euro e 97 centesimi. Questo è il numero che ha acceso la discussione al Consiglio comunale pontelambrese di venerdì 27 giugno. Un numero, quello dell’importo del gettone di presenza dei consiglieri comunali, che, nello specifico, riguarda Ponte Lambro, ma dietro cui sta un discorso che può essere generallizato.

Gettone sì, gettone no? Questo il dilemma. Al Consiglio comunale è toccato determinare l’importo da corrispondere a ciascun consigliere: in base alla legge 9,97 che, per un totale di circa 8/9 Consigli all’anno, comporta una spesa di circa 1000 euro.

A riguardo il consigliere di minoranza Primo Mauri ha presentato una mozione che però, per una questione di tempi, non è stata inserita in questo Consiglio. “Ne riparleremo al prossimo Consiglio quando sarà inserita nell’ordine del giorno la mozione – ha affermato Mauri – In sostanza ho proposto di eliminare la corresponsione del gettone di presenza e che l’intero ammontare dovuto ai consiglieri venga destinato quale fondo-sussidio a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. Mi piacerebbe pensare possa essere l’inizo di una scelta di contenimento della spesa”.

“Non è così che si riduce la spesa – ha affermato il consigliere di minoranza Francesco Cocchiararo – Per chi si impegna per il proprio paese è un’offesa vedersi ricompensata questa cifra ridicola. Gli italiani sono presi in giro. Chi si prende questo impegno lo fa per passione, non certo per arricchirsi con il gettone, ma a questi giochi non ci stiamo e dobbiamo farlo capire con un atto ufficiale da mandare a Roma. Senza contare poi la montagna di carta che sta dietro a questo compenso che, peraltro, è lordo. Gli uffici devono prepare il cud che poi deve essere inserito nelle dichirazioni dei redditi. Insomma, una montagna di carta e una trafila burocratica per pochissimi euro. Infine, ma non da ultimo, vorrei ricordare l’importanza del ruolo che ricoprono i consiglieri. La spesa, piuttosto, si ridurrebbe chiedendo ai parlamentari un taglio”.

In parte d’accordo con Cocchiararo il sindaco Ettore Pelucchi:9, 97 è una cifra ridicola, troppo bassa per chi si impegna e lavora per il proprio paese, anche in considerazione dell’attività, davvero importante, che svolge con le proprie decisioni. La politica ha un costo e deve essere riconosciuto. Non possiamo pensare debba essere fatta gratis. Anche a mio avviso, inoltre, i 1000 euro possono essere trovati in altri modi. La rinuncia, infine, è una scelta del singolo, al di là del parere del Consiglio comunale”.

Massimo Paradiso, invece, ha espresso un’altra posizione: “Visto il momento di grande crisi economica, mi sembra plausibile che la carica di consigliere comunale possa essere considerata come gratuita“.

Minoranze unite quindi solo sulla votazione: 4 mani contrarie, contro il voto a favore espresso dalla maggioranza, che quindi ha determinato l’importo.