ALSERIO – Flavio Venturi terminerà nel prossimo mese di maggio il suo secondo mandato alla guida del Comune di Alserio. Per lui, però, l’avventura da primo cittadino potrebbe anche non finire qui. In virtù del disegno di legge Delrio, passato alla Camera il 4 aprile, Venturi avrà infatti la possibilità di candidarsi per il terzo mandato.
Il diretto interessato non si sbilancia ancora sulla decisione che prenderà in merito, ma analizza, attraverso le 10 domande della nostra inchiesta, l’operato dei due mandati svolti finora.
1) Cosa lascia in eredità al suo successore?
Lascio un paese vivibile e sicuro. I conti in regola: peraltro non sono mai aumentate le tasse (uno dei 25 comuni in Lombardia). Un paese rinnovato a livello sociale e di scuole e con una miriade di opere pubbliche e servizi nuovi: farmacia, ambulatori, asfalti, chiosco, biblioteca, centro anziani e locali per associazioni (pescatori e Pro loco), illuminazione, parcheggi, parco giochi, piazza e gonfalone in Comune, marciapiedi, aiuole e strade nuove (via Galbera).
2) Quali i problemi irrisolti e che richiedono urgentemente ancora una risposta?
Nessun problema è rimasto irrisolto. Se fossi ancora sindaco però punterei ad agire ancor più sul sociale. Le casse comunali non lo permettono, ma si dovrebbe potenziare questo campo perchè siamo in una fase in cui occorre sempre di più farlo. Sono sindaco di un piccolo paese dove ho a che fare con la gente che ha i “problemi della gente”: vengono con le lacrime agli occhi perchè non riescono a pagare le bollette. La mia aspirazione è aiutare queste persone.
3) C’è qualcosa che aveva promesso nel programma elettorale e che non è riuscito a mantenere?
Abbiamo realizzato il programma al 75%. Il restante 25% era in prevalenza fatto di studi di fattibilità. Questo 25% però è stato abbondantemente raddoppiato da opere reali che non erano in programma, come i parcheggi per esempio. Nel corso degli anni abbiamo capito che le priorità erano altre rispetto a quelle promesse e abbiamo deciso di concentrarci prima sui problemi emersi in corso d’opera perchè erano più urgenti per il paese.
4) Di cosa si pente in questo suo quinquennio da sindaco?
Di nulla.
5) Qual è la cosa che ha fatto in questo mandato di cui va più orgoglioso?
Sono orgoglioso di tutto ciò che è stato fatto perchè l’ho fatto con passione e per la gente. Vado fiero della piccola come dellla grande opera: nessuna differenza perchè le finalità erano i cittadini e la vivibilità. Le opere si sono realizzate con tutta la maggioranza, ma in particolare grazie alla sinergia con il vice Stefano Colzani e l’assessore Antonino Tramontana. Con voglia e passione e caratteri e modi di pensare diversi abbiamo composto una squadra vincente.
6) Come ha vissuto i rapporti con le minoranze?
Le due minroanze non hanno fatto nulla per entrare in sinergia con le idee della maggioranza. Hanno sempre ostacolato le nostre proposte, addirittura denigrandole.
7) Qual è il ricordo più bello di questi 5 anni?
Le due vittorie, ampiamente supportate dalla cittadinanza. La prima poteva essere motivata dalla voglia degli alseriesi di un cambiamento. La seconda, in particolare, è stata schiacciante a dimostrazione che la mia maggioranza aveva lavorato bene nei 5 anni precedenti. Soprattutto la seconda quindi ha lasciato il segno, è stata una conferma.
8) C’è qualche consiglio che si sente di dare al suo eventuale successore?
Posso invitarlo a mantenere, proseguire e migliorare la vivivibilità del paese e a concentrarsi sul sociale. Mi piacerebbe continuasse a realizzare opere, sempre finalizzate al bene degli alseriesi e a sviluppare eventuali idee migliori. Non do consigli, però, li tengo per me. Io le idee le ho chiare e anche molto precise.
9) Si dia un voto per questo mandato.
Quello che ho fatto l’ho fatto con il cuore e la passione. Io mi posso dare un voto, ma è la gente che deve giudicare.
10) Si ricandida?
No comment.