
ERBA – Amministrazione comunale erbese compatta nel dire un secco “no” ai tagli e al fondo di solidarietà e lo fa con una mozione inserita all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 23 luglio.
“Il complesso riequilibrio dei conti pubblici ha impegnato costantemente il comparto degli enti locali in una misura che eccede i limiti di un ragionevole criterio di proporzionalità tra i rapporti di composizione della spesa della Pubblica Amministrazione – spiegano dal PdL, Buonsenso e Noi di Erba – Il percorso di risanamento si è espresso sul piano dei vincoli di spesa e dei tagli dei trasferimenti, con riflesso inasprimento della leva fiscale rimessa all’autonoma disponibilità dei livelli di Governo locale e l’aumento della pressione fiscale locale “è stato il frutto di scelte operate a livello di Governo centrale, piuttosto che espressione dell’autonomia impositiva degli enti decentrati”.
Basta pensare che il contributo dei Comuni alle manovre finanziarie, negli ultimi otto anni, è stato di 17 miliardi di cui 12,3 tra il 2011 e il 2015. “Un contributo sproporzionato non solo rispetto al peso del comparto sulla finanza pubblica nel suo insieme, ma anche con riferimento al ruolo essenziale dei Comuni nella fornitura dei servizi- sociali, nella regolazione dell’economia urbana, negli investimenti locali”.
Erba versa al Fondo di Solidarietà Nazionale 1.993.000 euro ovvero ogni cittadino erbese versa 120,45 all’anno a favore anche di altri comuni. “Il tutto senza un sistema trasparente che possa far comprendere il criterio di distribuzione dei fondi, discriminando tanti comuni fra cui Erba. L’attuale meccanismo di ripartizione del Fondo di solidarietà è inaccettabile e insopportabile per gli enti locali. Inoltre il comparto comunale rappresenta una minima parte del debito pubblico totale (i Comuni possono solo indebitarsi per investimenti), percentuale in continua discesa. La politica dei tagli lineari ha ancora una volta penalizzato le amministrazioni che negli anni si erano già impegnate in una seria razionalizzazione della spesa corrente. I soldi dei Fondo di Solidarietà Nazionale potrebbero essere utilizzati dal Comune di Erba per diminuire l’imposizione fiscale locale, ovvero potrebbero essere utilizzati per le priorità cittadine”.
Per questo nella mozione si vuole impegnare il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale, Il Consiglio Comunale e la giunta ad assumere una posizione chiara e contraria rispetto al perverso meccanismo del Fondo di Solidarietà Nazionale che penalizza i comuni virtuosi a scapito dei comuni spreconi.
Inoltre chiedere al Governo centrale di cessare la continua perseverante politica dei tagli lineari.
La mozione sarà poi trasmessa a tutti i comuni limitrofi per l’eventuale condivisione e approvazione e sarà inviata anche al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, “per sollecitarlo a prendere nuove e ulteriori iniziative in grado di migliorare l’attuale situazione difficile e molto complessa sia sotto l’aspetto normativo che economico finanziario degli enti locali. Impegnando il Governo all’obbligo del contenimento della spesa pubblica centrale allineandosi a quanto già chiesto negli ultimi anni agli Enti Locali”.