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Erba, manifesti elettorali strappati: “Che vergogna e che tristezza”

Caterina Franci 1 Giugno 2022

Elezioni 2022, Erba, Politica

Il manifesto del candidato sindaco Giorgio Berna (PD e Erba Civica) strappato in via Volta

 

ERBA – Manifesti elettorali vandalizzati con strappi e scritte: nel mirino sia la coalizione di centrodestra a sostegno di Mauro Caprani che quella di centrosinistra a sostegno di Giorgio Berna. Diverse le segnalazioni in questi giorni comparse sui social network con tanto di fotografie.

Tra i primi episodi segnalati il manifesto di Giorgio Berna (PD e Erba Civica) in via Volta, strappato da ignoti. A denunciare l’accaduto la giovane candidata del Partito Democratico Avin Mohamad: “É la seconda volta che un manifesto della nostra coalizione viene vandalizzato – scrive su facebook – É un gesto davvero di pessimo gusto e che nulla ha a che fare con quei termini di confronto politico degni di un paese che si definisce democratico. Tra l’altro questi manifesti sono stati stampati e prodotti grazie all’autofinanziamento di persone comuni, tra cui pensionati, studenti e umili lavoratori, che si stanno impegnando al massimo per garantire ad Erba un progetto politico alternativo alla destra erbese. Non si puó non provare tristezza e sconforto di fronte ad un gesto cosí vergognoso ed irrispettoso. Nulla da aggiungere”.

Nella giornata di ieri, martedì, altre due denunce sono comparse sui social, questa volta da parte di Fratelli d’Italia e di Severino Rusconi, candidato de Il Buonsenso a Erba Caprani Sindaco: “Questo lo strappo dei nostri manifesti elettorali – il post del circolo erbese di Fratelli d’Italia Pinuccio Tatarella – niente da dire”. I vandalismi sono avvenuti come precisato in diverse frazioni delle città. I manifesti sono poi stati ripristinati.

“Ringrazio personalmente quelle persone che con la politica non c’entrano nulla, ma si divertono così” aggiunge Rusconi con tanto di foto dei manifesti della coalizione Il Buonsenso strappati.

Al voto manca poco più di una settimana, la campagna elettorale sta ufficialmente per concludersi coi consueti (è il caso di dirlo) ‘colpi’ di fine corsa.

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