
ERBA – A suo modo un traguardo importante quello celebrato dal Presidente del Consiglio Comunale di Erba Matteo Redaelli. La seduta di lunedì 4 giugno infatti era per lui la numero cento come presidente.
Cento consigli comunali presieduti, innumerevoli ore a ‘dirigere’ discussioni, approvazioni, momenti importanti per la vita amministrativa erbese, a volte durati fino a tarda notte, se non addirittura all’alba. Ma non solo, come ha ricordato Redaelli: “Il lavoro del Presidente del Consiglio si vede durante le assemblee ma di fatto c’è un vasto ‘dietro alle quinte’ che viene portato avanti giorno per giorno in collaborazione con gli Uffici Comunali, in particolare quello di Segreteria Generale. E’ un lavoro silenzioso, ma importantissimo”.
Redaelli (in quota Forza Italia) ha ‘esordito’ come Presidente del Consiglio Comunale erbese sotto il secondo mandato di Marcella Tili (prima di lui il ruolo era stato ricoperto dal leghista Eugenio Zoffili, ndr). Dopo cinque anni è stato rieletto alla guida dell’assemblea durante la seduta di insediamento dell’amministrazione di Veronica Airoldi, vincitrice delle elezioni comunali nel 2017.
Un compito che l’erbese (Redaelli vive tra le frazioni di Parravicino e Buccinigo) ha accettato nuovamente con riconoscenza: “Il senso di gratitudine è immutato – ha detto – è un onore per me rappresentare il Consiglio Comunale di Erba, nonostante spesso comporti impegni e difficoltà. Quando sono stato rieletto lo scorso luglio non ero meno emozionato della prima seduta in assoluto, quasi sei anni fa. Ricordo che avevo fatto una sudata…ecco, le cose non sono poi così tanto cambiate! Devo dire che per ora sono stato fortunato, in questi anni ho avuto a che fare con consiglieri preparati e collaborativi: aldilà dei diverbi e dei toni che ogni tanto inevitabilmente si alzano, da parte di tutti, maggioranza e minoranza, c’è la volontà di impegnarsi per il bene della città. Quando in Sala Consiliare si portano tematiche cruciali si va oltre le idee politiche, il Consiglio Comunale di Erba in questo senso ha sempre lavorato bene. Poi ahimè ogni tanto mi tocca bacchettare qualcuno…” ha sorriso.
“Meglio consigliere o Presidente?” gli abbiamo chiesto. “Praticamente è la stessa cosa – ha risposto – l’unica differenza è che come Presidente devo astenermi dal dare la mia opinione su certe cose, infatti io tendo ad intervenire poco. Forse quella è la cosa che mi manca di più, dire la mia!”.
Il segreto per svolgere bene il ruolo di Presidente? Redaelli non ha dubbi: “Senza gli uffici, in particolare quello di Segreteria Generale, sarei a piedi. Fare il presidente come dicevo non è solo gestire la seduta, dare la parola, fare rispettare i tempi di discussione ma c’è tutta una fase di preparazione che va fatta bene. E’ quindi indispensabile avere degli Uffici efficienti e collaborativi, e io in tutti questi anni non ho mai avuto problemi. Un grande ringraziamento dunque va a loro” ha concluso Redaelli.