Magreglio

Elezioni Provinciali. Da Magreglio l’appello: “Non votate”

Lorenzo Colombo 27 Settembre 2014

Magreglio, Politica

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Paolo Ceruti, consigliere di minoranza
Paolo Ceruti, consigliere di minoranza

MAGREGLIO – Dai consiglieri di Magreglio l’appello per le elezioni provinciali: “Non con il mio voto”.

Una lettera inviata a tutti i consiglieri e sindaci della Provincia di Como in vista delle imminenti votazioni per la nuova Amministrazione provinciale (in cui, ricordiamo, a votare saranno tutti i membri dei consigli comunali e sindaci della provincia).

“Premesso che:tutte le forze politiche, a livello nazionale, avevano espresso parere favorevole all’eliminazione delle Amministrazioni Provinciali e che, al contrario, la Legge nazionale prevede invece che le stesse continuino a vivere, come Enti di secondo grado, con il corpo elettorale limitato ai soli Consiglieri Comunali e Sindaci, rinviando l’ipotetica soppressione a eventuali Riforme costituzionali – scrivono i Consiglieri Comunali di Magreglio Donatella Selvini, Paolo Ceruti e Antonio Terragni – i candidati non debbono presentare né simboli, né programmi, e quindi sono espressioni di accordi politici di Partito, quando non di corrente o di cordata, di territorio, anche trasversali, come dimostra, nella nostra Provincia, l’inclusione, in una stessa lista per l’elezione dei Consiglieri provinciali di esponenti di aree politiche (almeno formalmente) ancora contrapposte (o come avvenuto in altre provincie con un listone unico) e di fatto il Presidente può nominare un Vice e distribuire deleghe tra i Consiglieri Provinciali e per gli stessi sono previsti rimborsi spese che potrebbero anche prefigurare forme indirette d’indennità”.

“Le elezioni di secondo grado con voto ponderato (non per testa ma secondo il numero degli elettori di ciascun Comune) consentono, di fatto, a Sindaci e Consiglieri dei capoluoghi e di pochissimi altri Comuni, di decidere per tutti sia il Presidente che i Consiglieri Provinciali, relegando alla marginalità i Consiglieri Comunali degli altri Comuni e i vincoli predisposti per la presentazione di un candidato Presidente (sottoscritto da almeno il 15 % degli aventi diritto, nella nostra Provincia 260) hanno impedito di presentare candidati a Presidente se non a forze politiche ben consolidate escludendo ogni altra forza politica e determinando in anticipo chi verrà eletto, in spregio alle più elementari norme di democrazia. La presentazione di liste di Consiglieri Provinciali, sottoscritte dal 5 % degli aventi diritto, nella nostra Provincia 80, non muta la situazione, avendo portato a liste di parte o a scatoloni civici eterogenei. Verificato che in Provincia di Como, esistono solo due candidati alla Presidenza e che uno è stato deciso da soli 157 aventi diritto, e il secondo da accordi di Partito/i, al di là della validità dei singoli candidati, a fronte di 1800 possibili elettori e su un corpo elettorale di cittadini, escluso per la prima volta, pari a circa 400 mila cittadini. Per questo chiediamo ai Sindaci e ai Consiglieri Comunali della Provincia di Como (a prescindere dall’appartenenza o meno a una parte politica) di non partecipare alle elezioni di secondo grado per l’elezione del Presidente e dei Consiglieri dell’Amministrazione Provinciale per non essere coinvolti in una scelta antidemocratica manifestando pubblicamente il dissenso verso quanti vogliono instaurare un’oligarchia nelle nostre comunità e nel nostro Paese”.

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