Erba

Elezioni 2022, Chiesa (PD): “Faremo opposizione costruttiva”

Miryam Colombo 14 Giugno 2022

Elezioni 2022, Erba, Politica

Alberta Chiesa, PD

 

ERBA – “Innanzitutto, mi sento di ringraziare gli elettori che mi hanno dato fiducia e mi auguro di non deluderla. E mi complimento con il sindaco per la vittoria”. Alberta Chiesa è il candidato del Partito Democratico ad aver avuto il maggior numero di preferenze nella sua lista, ben 85. Salvo colpi di scena, il seggio del PD in consiglio comunale è suo.

“Speravamo che il risultato del Pd fosse un po’ più alto – ha commentato il giorno dopo le elezioni – ma abbiamo mantenuto la quota dell’ultima volta tenendo anche conto del fatto che ci siamo mossi in ritardo rispetto a centro destra. In ogni caso, continueremo a portare avanti la proposta di un programma a nostro avviso molto valida. L’intenzione è quindi quella di fare un’opposizione costruttiva, non strumentale che significa non condividere proposte per noi non adatte al bene della città e, contestualmente, portare avanti nuove idee. La direzione è quella di approvare o far approvare proposte che sono rivolte al bene della città con lo stesso spirito che ci ha animato senza ambizioni personali”.

“Erba sta attraversando un momento difficile con molti problemi sotto diversi punti di vista – ha continuato – Ci auguriamo che le nostre proposte vengano recepite e ascoltate e che la maggioranza mostri una volontà di dialogo sincero. La presenza di sei consiglieri appartenenti alla stessa area politica è importante e mi auspico che si possa lavorare bene e tutti insieme: sarà necessario prendere decisioni importanti per scuotere la città dal suo torpore e noi ce la metteremo tutta per proporre iniziative che possano essere condivise”.

“Un dato che mi ha molto preoccupata è quello che riguarda l’astensionismo: significa che i cittadini o non si sono preoccupati dei problemi della città o non hanno voluto esprimere il proprio parere. È sicuramente un dato su cui bisogna lavorare molto, tutti insieme, a partire dalla comprensione delle ragioni che hanno portato a questo 50%. Bisogna rispettare chi ha votato, ma l’astensione è un campanello di allarme che deve far riflettere tutti” ha concluso Chiesa.