Erba

Crisi di Governo e dimissioni di Draghi, il commento dei politici erbesi

Caterina Franci 21 Luglio 2022

Erba, Politica

Mario Draghi

ERBA – Poco dopo le 10 di questa mattina, giovedì 21 luglio, la notizia è stata confermata: il premier Mario Draghi ha comunicato le sue dimissioni al Capo dello Stato Sergio Mattarella, segnando la fine del mandato dell’esecutivo in carica. Una decisione che era nell’aria dopo il voto di fiducia in Senato che ha evidenziato la frattura nella compagine di maggioranza.

Anche i politici dell’erbese hanno commentato la situazione, in attesa delle elezioni che dovrebbero tenersi il prossimo 25 settembre.

Raffaele Erba, Movimento 5 Stelle

Raffaele Erba

“Ieri al Senato, abbiamo assistito ad una delle giornate più complesse dell’attuale legislatura – ha commentato il consigliere regionale M5S Raffaele Erba – Innanzitutto, colui che era individuato da molti come il miglior Premier di sempre, è stato abbandonato da tutta la destra, che fino al giorno prima lo aveva sostenuto strenuamente. Dopo giorni passati ad assicurare garanzie di sostegno all’attuale maggioranza, Forza Italia e Lega sono venuti meno alla parola data. Il tutto senza una sostanziale motivazione politica se non il mero calcolo elettorale. Un cambio totale di rotta che incrina l’immagine di perfezione di Draghi dipinta da molti”.

“Ciò inoltre – ha continuato Erba – ha dato riprova che oltre al Movimento 5 Stelle, erano anche altre le forze politiche critiche verso Draghi ma che nessuna di esse aveva il coraggio di sollevare le giuste obiezioni all’agenda del Presidente del Consiglio. Sicuramente nella crisi ha pesato il sempre crescente cambio di approccio di Draghi verso le forze politiche che inesorabilmente ha sempre assunto più le vesti di un amministratore delegato dimenticandosi totalmente della funzione di mediazione che si addice ad un Presidente del Consiglio”.

“Come MoVimento 5 Stelle abbiamo portato al tavolo delle istanze chiare in favore dei cittadini, prime fra tutte le garanzie sullo sblocco del SuperBonus 110% e un rafforzamento degli ammortizzatori sociali a contrasto della povertà, comprendendo anche una sollecitazione ad attivarsi per la realizzazione di una norma sul salario minimo. Abbiamo preferito portare avanti con chiarezza le richieste di moltissimi cittadini e non farci condizionare da calcoli di convenienza. Questi erano e saranno i nostri obiettivi anche in quella che si potrebbe delineare come ormai prossima campagna elettorale”.

Alberto Gaffuri, Italia Viva

Alberto Gaffuri

“L’incredibile crisi di governo provocata dal Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte si è conclusa, purtroppo, con le dimissioni di Mario Draghi – ha commentato Alberto Gaffuri (Italia Viva) – Un ruolo decisivo l’hanno avuto anche Lega e Forza Italia, corresponsabili di quanto avvenuto; a dimostrazione di questo, non manca chi, in quel campo, ha già iniziato a sfilarsi, o comunque sta meditando di farlo. Ora, per offrire un’alternativa vera al populismo, auspico che coloro che non ci si rivedono si uniscano per dare un futuro al Paese e agli ideali che li accomunano. La politica, mai come ora, ha bisogno di competenza, serietà, impegno e perfino di fatica, non di frasi fatte, caciara e distinguo utili soltanto a generare tensioni”.

“Chi ha creato tutto questo caos pensando di avere la strada spianata verso il governo, è la mia speranza, evidentemente non ha considerato quanto i fatti di questi giorni abbiano fatto riflettere – e faranno ulteriormente riflettere di qui in avanti – coloro a cui già gli schieramenti precedenti stavano stretti. Il consenso degli slogan e delle sceneggiate, è sotto gli occhi di tutti, produce storture che, francamente, spero di non dover più vedere. Quanto avvenuto, però, avrà un prezzo, che per le famiglie si tradurrà nell’aumento dell’inflazione, nella crescita del debito e, in aggiunta, in una minore autorevolezza dell’Italia in Europa e sullo scenario atlantico”.

Eugenio Zoffili, Deputato erbese della Lega

Eugenio Zoffili

“Finita nel tardo pomeriggio la riunione di Matteo Salvini con ministri e sottosegretari della Lega – scrive sui social il deputato erbese della Lega Eugenio Zoffili  – Il partito ribadisce che si impegnerà nel governo affinché siano immediatamente rinnovati gli sconti carburante, i sostegni alle famiglie per far fronte al caro bollette e i crediti d’imposta per le aziende. Salvini ha sottolineato che gli atteggiamenti di 5Stelle e Pd hanno causato la fine del governo Draghi”. “Il leader della Lega ha ringraziato tutti “per il grande lavoro e l’impegno”, esprimendo grande rammarico perché “la follia dei 5Stelle e le provocazioni del Pd hanno portato alle dimissioni di Draghi”. Salvini sta già preparando il futuro governo “per approvare pace fiscale, taglio delle tasse e flat tax, riforma delle pensioni e nuovi Decreti sicurezza”.

Erica Rivolta

Erica Rivolta, Senatrice erbese della Lega

“Il Governo Draghi è nato in fase emergenziale e la Lega ha fatto tutto il possibile per ottenere risultati per i cittadini in un periodo così difficile per l’Italia. Anche mercoledì scorso, in aula, la Lega era disponibile a proseguire con Draghi a Palazzo Chigi, senza i 5 Stelle, e con un governo nuovo e più forte. Ma Conte e i grillini hanno aperto la crisi, e il PD ha proposto provocatoriamente temi divisivi, preferendo il campo largo alla stabilità del Paese. Noi continuiamo a lavorare per il bene degli italiani. Venerdì 22 luglio, è stato approvato lo stralcio dell’articolo 10 al dl Concorrenza, la norma che avrebbe previsto una delega al Governo per liberalizzare il settore taxi e ncc a favore delle multinazionali digitali. Una giusta battaglia vinta dalla Lega, non solo per i tassisti, ma per chi vuole tutelare i lavoratori, le piccole imprese e i consumatori”.

Nelle prossime settimane, il Parlamento dovrà concentrarsi per convertire in legge i decreti Aiuti e Semplificazioni, la delega fiscale, il ddl Concorrenza, perché dobbiamo far arrivare aiuti concreti a famiglie, imprese e strutture sanitarie per resistere ai maggiori costi del caro bollette. Solo nel decreto aiuti, ad esempio, sono stanziati oltre 20 miliardi per tanti importanti interventi. Il Paese ha bisogno di risposte e noi lavoreremo senza sosta per portare a termine i provvedimenti rimasti in sospeso”.

Camillo Lonardi, Partito Democratico

Camillo Lonardi, Segretario Cittadino PD Erba

“La situazione è preoccupante, soprattutto per chi, come il Partito Democratico, ha confermato la fiducia del Governo Draghi – è stato il commento del Segretario Cittadino del PD Camillo Lonardi – sono a rischio diversi obiettivi, tra cui cito solo i fondi del Pnrr, e a perderci saranno l’Italia e gli Italiani”. Lonardi ha poi analizzato il comportamento dei partiti di centrodestra: “Fratelli d’Italia ha fatto opposizione a Lega e Forza Italia per ottenere consensi, ha dimostrato poco attaccamento al Paese. Da questo partito non possiamo aspettarci nulla – ha dichiarato con amarezza il rappresentante dei Democratici – il Movimento 5 Stelle ha agito per ‘questioni personali’ ma quello che è davvero inspiegabile e irresponsabile è il comportamento di Lega e Forza Italia: sapevano dell’impegno e del lavoro del Governo per avere finanziamenti che servivano per fare ripartire il paese e nonostante ciò hanno voltato le spalle a Draghi anteponendo i propri interessi di partito a quelli degli italiani”.

Adesso si guarda alle elezioni, fissate il 25 di settembre: “Il tempo è davvero poco, quello che auspichiamo come Partito Democratico è che la scelta e il comportamento di questi partiti abbia un costo e che gli elettori si ricordino di quanto è successo” ha concluso.

Claudio Ghislanzoni, Fratelli d’Italia

Claudio Ghislanzoni

“Nessuno tra i militanti e simpatizzanti dei FDI ha mai creduto che una simile eterogenea compagine di governo avrebbe potuto durare  a lungo. La decisione di non farne parte per assumere il ruolo di unico partito all’opposizione, è risultata l’ennesima dimostrazione di coerenza di Giorgia Meloni verso i propri sostenitori ma anche di rispetto nei confronti di un uomo degno di grande stima come Mario Draghi”.

“Non appaia irrispettoso il paragone ma sono bastate bastate due sole occasioni allorché il gallo cantasse, al voto di fiducia del suo governo e precedentemente alle elezioni del capo dello stato, perché la sua maggioranza gli rinnegasse prima il sostegno e poi la fiducia. Un’umiliazione che l’uomo, ed in verità la nemmeno il nostro Paese, non meritava a cui FDI è lieta di non ha preso parte”.

“Archiviata questa fase della nostra storia eccoci all’ormai ineludibile ricorso alle urne. Una scelta assunta in una tempistica apprezzabilmente celere che avrà altresì il merito di aver risparmiato agli Italiani  mesi e mesi di diatribe elettorali all’interno di una maggioranza ormai irrimediabilmente lacerata. La parola ora sarà quella inappellabile concessa agli elettori.
Spero davvero con tutto me stesso che le decisioni che gli Italiani assumeranno siano guidate dalla consapevolezza che, come poche volte nella nostra storia, queste saranno in grado di decidere il nostro futuro e quello dei nostri figli”.